Due nuovi studi, basati sul numero di insetti che impattano sui parabrezza delle auto, hanno registrato un forte calo negli ultimi decenni
Gli insetti di tutto il mondo stanno sparendo a una velocità vertiginosa. Lo confermano due nuovi studi che hanno avuto come oggetto di ricerca il numero di quelli che finiscono ogni giorno contro i parabrezza delle auto.
Un campione alquanto strambo, ma significativo. Le due ricerche sembrano arrivare alla medesima conclusione: gli insetti stanno vivendo una vera e propria apocalisse. Negli ultimi due decenni in particolare il loro numero è drasticamente crollato fino all’80% e ciò può mettere gravemente a rischio l’equilibrio degli ecosistemi del mondo e la nostra stessa vita sulla Terra.
Meno insetti sui parabrezza delle auto: due studi
Il primo è stato condotto da Anders Pape Møller sugli insetti che hanno colpito i parabrezza delle auto nelle zone rurali della Danimarca, utilizzando i dati raccolti ogni estate dal 1997 al 2017. Pubblicata sulla rivista Ecology and Evolution, la ricerca ha utilizzato i dati di una media di 65 viaggi in auto all’anno sullo stesso tratto di strada e alla stessa velocità tra il 1997 e il 2017. Møller ha tenuto conto dell’ora del giorno, della temperatura, della velocità del vento e della data del viaggio. È stata riscontrata una diminuzione dell’80% della loro presenza sui parabrezza nei 21 anni. In calo anche la quantità di rondini e uccelli che si nutrono di queste piccole creature.
Il secondo è stato svolto dal Kent Wildlife Trust nella contea di Kent, nel Regno Unito nel 2019 utilizzando una griglia di campionamento standardizzata denominata “splatometro”. Ai partecipanti è stato chiesto di registrare il numero di insetti schiacciati sulla loro targa automobilistica. La ricerca ha considerato sia le auto più datate che quelle più recenti per tenere conto di un eventuale collegamento tra aerodinamicità e insetti colpiti. Sono stati analizzati quasi 700 viaggi segnalati da volontari da giugno ad agosto 2019 ed è stato calcolato il numero di impatti degli insetti per chilometro.
È emerso che la loro presenza era inferiore del 50% in meno rispetto a quella di un sondaggio effettuato nel 2004 utilizzando la stessa metodologia, eppure la conformazione delle auto più moderne sarebbe più più propensa a essere colpita dagli insetti.
“La differenza che abbiamo riscontrato è di fondamentale importanza, perché rispecchia gli schemi di declino che sono stati ampiamente segnalati altrove, e gli insetti sono assolutamente fondamentali per le reti alimentari e l’esistenza della vita sulla Terra. “È piuttosto orrendo”, ha detto Paul Tinsley-Marshall del Kent Wildlife Trust.
Le cause del declino
Purtroppo sono tante, dalla distruzione del loro habitat naturale all’uso di pesticidi. Grave anche l’impatto dei cambiamenti climatici che stanno alterando gli ecosistemi di tutto il mondo. Infine, l’inquinamento luminoso sta dando il proprio contributo negativo.
Secondo Møller le cause potrebbero essere tante ma i cambiamenti significativi dovuti al riscaldamento globale sono in testa:
“Nei miei 50 anni, la temperatura di aprile, maggio e giugno è aumentata in media di 1,5 ° C nella mia area di studio.La quantità di pioggia è aumentata del 50%. Stiamo parlando di differenze drammatiche. “
Per gli autori della ricerca inglese, gli insetti stanno affrontando un’estinzione di massa. Essi sono responsabili dell’impollinazione di tre quarti delle nostre colture alimentari, oltre a essere la principale fonte di cibo per molti uccelli, piccoli mammiferi e pesci.
Senza di loro, la vita sulla Terra sarebbe messa gravemente a repentaglio.
Fonti di riferimento: Kent Wildlife Trust, Ecology and Evolution,The Guardian
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