‘Oil for peace’: superare la storica divisione a Cipro con l’Olio extravergine d’oliva

Colive, con il suo olio d’oliva, spera di contribuire al processo di pace e superare le divisioni e le barriere dell'isola di Cipro

Due imprenditori hanno unito le loro forze a Cipro per colmare il divario greco turco dell’isola.

Alexandros Philippides e Hasan Siber, un greco e un turco ciprioti, si sono incontrati durante gli studi universitari a Londra, e hanno poi fondato insieme una start-up con la quale intendono portare avanti il processo di pace vendendo olio extravergine di oliva. Si tratta di raro esempio di business che riunisce le due comunità dell’isola.

Cipro è infatti divisa in due aree: una sotto il controllo della Repubblica di Cipro e l’altra autoproclamatasi Repubblica Turca di Cipro del Nord dopo l’occupazione da parte dell’esercito turco avvenuta nel 1974.

I negoziati per la riunificazione sono stati sospesi nel 2017 e quello stesso anno, i due giovani hanno costituito Colive, società nata con l’obiettivo di costruire ponti e trovare un terreno comune attraverso i confini politici e fisici dell’isola. possiamo trovare un terreno comune. Per questo motivo,  il loro olio di oliva è il primo a essere prodotto con olive raccolte a nord e sud della divisione.

L’olio Colive è realizzato con olive acquistate per il 50% da piccoli produttori nell’area settentrionale dell’isola e per il 50% da produttori delle zone meridionali. Il 10% dei profitti vengono poi divisi in parti uguali nelle due aree di Cipro, per supportare chi lavora favore della riunificazione.

In teoria, progetti come questi vengono supportati dalle autorità cipriote, ma in realtà Colivoil deve superare diversi ostacoli perché non esiste una normativa chiara per questo tipo di aziende.

La società ha sede a Nicosia, l’ultima capitale divisa d’Europa, e dunque ha due persone giuridiche, due conti bancari, due numeri di telefono e due indirizzi, uno per ciascun lato della divisione. Colive è di fatto divisa in due entità entità distinte e la società del sud deve acquistare l’olio dalla società del nord per poterlo esportare nell’Unione europea.

A complicare il processo di esportazione è il fatto che le leggi dell’UE non sono applicate nell’autoproclamata Repubblica turca di Cipro del Nord e le olive raccolte in quest’area non possono essere certificate come biologiche dall’UE, anche se di fatto lo sono.

Colive, con il suo olio d’oliva, spera di contribuire al processo di pace e superare le divisioni abituando le persone a vedere turchi ciprioti e greci lavorare insieme, oltre le barriere.

https://www.facebook.com/ColiveOil/posts/2234723780118779

Fonte di riferimento: Colivoil

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