Obsolescenza programmata negli iPhone: multa storica per Apple in Francia

Apple è stata accusata di pratiche commerciali scorrette per aver rilasciato un aggiornamento che rallentava gli smartphone senza avvisare i consumatori

A seguito di una denuncia dell’associazione contro l’obsolescenza programmata, in Francia arriva una maxi-multa per Apple di 25 milioni di euro per pratiche commerciali scorrette.

La società ha infatti rilasciato un aggiornamento che causava il rallentamento di alcuni modelli di iPhone, soprattutto quando le batterie erano datate.

Poiché ripristinare la versione precedente del software era impossibile, chi riscontrava il problema era costretto a sostituire la batteria dello smartphone o addirittura ad acquistare un nuovo telefono.

All’inizio del 2018 la Procura di Parigi ha incaricato la Direzione generale per la concorrenza, il consumo e la repressione delle frodi francese (DGCCRF), dopo aver ricevuto la denuncia da parte di Hop, associazione contro l’obsolescenza programmata.

La DGCCRF ha dimostrato che i possessori di iPhone non erano stati informati che gli aggiornamenti del sistema operativo avrebbero probabilmente comportato un rallentamento del funzionamento del loro dispositivo.

Il Servizio nazionale di investigazioni della DGCCRF ha quindi trasmesso alla Procura di Parigi le conclusioni dell’indagine sottolineando che la mancata informazione verso i consumatori costituiva una pratica commerciale scorretta.

In accordo con il Pubblico ministero è stato proposto al gruppo Apple il pagamento della somma pari a 25 milioni euro e la pubblicazione, per un mese, di un comunicato stampa sul suo sito web.

Anche in Italia l’Autorità garante della concorrenza e del mercato nel 2018 aveva imposto ad Apple una multa salata – pari a 10 milioni di euro – per pratiche commerciali scorrette, sempre in relazione all’aggiornamento responsabile del rallentamento del software:

È per questo che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha accertato che le due società hanno realizzato pratiche commerciali scorrette in violazione degli artt. 20, 21, 22 e 24 del Codice del Consumo in relazione al rilascio di alcuni aggiornamenti del firmware dei cellulari che hanno provocato gravi disfunzioni e ridotto in modo significativo le prestazioni, in tal modo accelerando il processo di sostituzione degli stessi”, scriveva all’epoca l’Antitrust in una nota.

Ora Apple dovrà risarcire anche i consumatori francesi. L’associazione HOP, sebbene si sia detta rammaricata per il fatto che la società sia stata multata per pratiche commerciali scorrette anziché per obsolescenza programmata, ha dichiarato che si tratta comunque di una vittoria storica contro questo genere di pratiche che danneggiano consumatori e ambiente.

Fonte di riferimento: DGCCRF/HOP/Antitrust

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