Incendi Australia: la Corte suprema ordina lo stop al taglio del legname per tutelare animali e specie minacciate

Gli incendi hanno messo a dura prova specie già minacciate e un ulteriore taglio degli alberi sarebbe un duro colpo per gli animali sopravvissuti

La Corte Suprema dello Stato del di Victoria, in Australia, ha ordinato di fermare il disboscamento delle foreste in seguito all’impatto degli incendi boschivi degli ultimi mesi.

La sentenza è stata pronunciata dalla giudice Kate McMillan, al termine della causa intrapresa da Wildlife of the Central Highlands (Wotch) contro VicForests, società governativa incaricata di disboscare e bruciare foreste per ricavarne terreni e legname.

L’associazione Wotch ha sostenuto in tribunale che a causa degli incendi devastanti, circa il 40% delle foreste de Gippsland orientale sono andate distrutte. Questo ha messo a dura prova le specie già minacciate e disboscare l’area avrebbe creato ulteriori problemi a diversi esemplari a rischio estinzione.

Wotch ha dunque chiesto la sospensione del taglio degli alberi almeno fino a quando le autorità non rilasceranno i dati relativi agli effetti degli incendi sulla fauna selvatica australiana.

I giudici della Corte suprema hanno accolto le richieste dell’associazione e hanno costretto VicForest a interrompere immediatamente il disboscamento in diverse aree degli altopiani centrali del Victoria.

Le motivazioni dei giudici sono legate ai possibili danni gravi e irreversibili alle specie minacciate e al loro ecosistema che un ulteriore disboscamento potrebbe provocare.

“I recenti incendi boschivi hanno causato ingenti danni ambientali, la cui gravità sta solo iniziando a essere compresa”, ha affermato McMillan.

La decisione è provvisoria e sarà rivista il prossimo mese ma, almeno per il momento, le zone boschive che non sono andate distrutte negli incendi saranno preservate dal taglio degli alberi e le specie sopravvissute avranno un rifugio sicuro in cui forse avranno modo di riprendersi.

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