La Guardia di Finanza ha sequestrato la carne importata violando le normative sanitarie e doganali e potenzialmente contaminata
La Guardia di Finanza di Padova ha sequestrato quasi 10 tonnellate di carne di maiale provenienti dalla Cina, per il rischio di contaminazione di peste suina.
Il blitz è avvenuto durante la scorsa notte in un magazzino di alimentari all’ingrosso, dove era appena arrivato dall’Olanda un carico di 9.420 kg di carne cinese, importata violando le normative sanitarie e doganali.
Il personale dell’Azienda sanitaria del Veneto ha ritenuto opportuno analizzare la carne che, dopo le analisi, è stata sequestrata e incenerita poiché potenzialmente molto pericolosa.
La decisione di incenerire la carne è stata presa in virtù della diffusione pandemica della peste suina in Asia, che ha portato all’uccisione di oltre 5 milioni di animali.
La peste suina africana (PSA) è una malattia virale molto contagiosa e spesso mortale per gli animali. Colpisce suini e cinghiali e, sebbene non venga trasmessa agli esseri umani, residui di carne infetti possono contagiare gli animali sani. Per questo, carni potenzialmente contaminate devono essere smaltite correttamente.
In Italia, casi di peste suina si sono registrati solo in Sardegna, ma nel 2014, in seguito a un’epidemia in alcuni paesi dell’Est Europa, la malattia si è diffusa e minaccia milioni di cinghiali e suini in tutta l’UE.
In seguito all’ispezione, oltre alla carne, è stata sottoposta a sequestro anche l’attività commerciale, per le gravi irregolarità riscontrate all’interno del magazzino.
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