Una scuola elementare di Milano sta sperimentando il programma Modi che rivoluziona la classica organizzazione didattica. Ecco in cosa consiste.
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Una scuola elementare di Milano sta sperimentando il programma ministeriale Modi che rivoluziona la classica organizzazione didattica. Ecco in cosa consiste.
All’istituto Ciresola di viale Brianza a Milano, due classi delle elementari stanno vivendo le ore in classe in maniera decisamente insolita rispetto a quanto proposto nelle scuole tradizionali.
Quali sono le novità? Si tratta del programma Modi (sigla che significa Migliorare l’organizzazione didattica) la cui sperimentazione è proposta direttamente dal ministero dell’Istruzione. Questo, tra le altre cose, non prevede l’assegnazione di compiti a casa durante la vacanze ma anche nel resto dell’anno scolastico. Si tratta però solo un piccolo aspetto di una rivoluzione didattica ben più ampia.
La scansione della settimana a scuola è diversa, non si usa l’orario che prevede l’alternarsi nella stessa giornata di differenti materie ma si procede a cicli ritmici. Ciò concretamente significa che una settimana viene dedicata interamente alle materie umanistiche (italiano, storia, geografia) e quella successiva alla matematica.
Le insegnanti lavorano in sinergia tra loro anche quando la settimana non sarebbe strettamente di loro competenza. Ad esempio, se i bambini sono impegnanti nelle materie umanistiche la collega di matematica approfondirà alcuni aspetti attraverso laboratori.
Come ha spiegato la maestra Caterina Cassese:
“Se la lezione del mattino verte sulle vocali e le consonanti, dopo pranzo si spiegherà il concetto con attività più pratiche: illustrando le lettere in palestra, con il linguaggio cinestesico, ossia rappresentando le lettere con il corpo, oppure inventando una storia per ognuna, con uno spettacolo teatrale, o, ancora, ‘fabbricando’ i segni nel laboratorio di ceramica. Nella settimana successiva al mattino toccherà alle lezioni di matematica e scienze, i cui concetti verranno affrontati nel pomeriggio sempre in ottica trasversale ed ‘esperienziale’”
Gli alunni non sono seduti sui tradizionali banchi in coppia ma sono disposti ad isola a gruppi di 4/5. Fanno però anche lezione seduti sui tappeti mentre le insegnanti non sono in cattedra ma in mezzo a loro in modo da non creare un divario tra il maestro e l’alunno.
Le insegnanti Caterina Cassese e Roberta Neglia giurano che i bambini oltre ad essere felici della sperimentazione sono anche preparati.
Come ha dichiarato la maestra Neglia:
“‘Modi’ ha il pregio di aver ridotto al minimo la frammentazione dell’apprendimento, consentendo agli alunni di acquisire le competenze e di consolidarle, con tempi sempre più adeguati ai loro ritmi. I risultati sono soddisfacenti: non ci sono ritardi rispetto al programma. (…) Questo programma garantisce il benessere dei bambini. La dimensione del lavoro – spesso in gruppo oltre che individuale – consente ad ognuno di trovare il suo spazio e di esprimere il potenziale. Il clima di interdipendenza positiva favorisce una forte motivazione”
I bambini a casa non sono costretti a fare i compiti. L’invito durante il weekend è quello di rivedere il lavoro fatto a scuola ma anche di leggere un bel libro a piacimento.
I piccoli in questo modo non vivono stress o ansia da prestazione né in classe né a casa e le maestre giurano che non esistono mal di pancia da scuola né bullismo.
Questa non è l’unica scuola che sta sperimentando l’innovativo progetto ministeriale. Che ne pensate? Avrà successo e sarà esteso a tutti gli istituti scolastici?
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