Le ordinanze contro i botti di Capodanno non si contano più, eppure sfidiamo chiunque a dire che non ha sentito spararne neanche uno, perché se le norme ci sono, altrettanto non si può dire dei controlli che dovrebbero essere più severi.
![botti di capodanno](https://www.greenme.it/wp-content/uploads/2019/12/shutterstock_750008164.jpg)
In questi giorni, con l’avvicinarsi della fine dell’anno le ordinanze contro i botti di Capodanno non si contano più, eppure sfidiamo chiunque a dire che non ha sentito spararne neanche uno, perché se le norme ci sono, altrettanto non si può dire dei controlli che dovrebbero essere più severi.
I provvedimenti (per le città che li hanno adottati) prevedono il divieto assoluto di utilizzare petardi, botti e artifici pirotecnici in occasione dei festeggiamenti della notte di San Silvestro. Sono escluse dal divieto bengala, fontane, bacchette scintillanti, trottole e girandole luminose, considerati artifici non pericolosi.
Le violazioni saranno punite ai sensi dell’art. 7 bis del D. Lgs 267/2000 con la sanzione pecuniaria da 25 a 500 euro, ma ci chiediamo quante saranno le multe? Perché lo scorso anno, il bilancio dei feriti è stato disastroso, di multe ne abbiamo viste davvero poche e le ordinanze sono state raggirate.
In sintesi: bellissimo vietare botti e petardi che sono una pratica pericolosa per persone, animali, ambiente e patrimonio pubblico, ma senza controlli e pene severe, non se ne viene fuori.
Purtroppo affidarsi al buon senso dei cittadini confidando ‘nella certezza che saranno loro stessi i primi a vigilare sul rispetto dell’ordinanza, astenendosi da comportamenti vietati’, come hanno scritto tanti sindaci, non ci sembra una buona idea.
E noi non siamo così ottimisti: si accettano scommesse sul fatto che anche quest’anno le ordinanze verranno disattese e sarà impossibile esercitare il controllo necessario su tutti coloro che i botti li hanno già comprati. E il punto è proprio questo? Perché sono stati venduti se l’ordinanza lo vieta?
Di buoni motivi per dire no ai botti ce ne sono tanti, ve ne elenchiamo alcuni: feriscono e in alcuni casi provocano la morte di persone e animali, spaventano bambini e anziani e non per ultimo inquinano l’ambiente. Nel 2019, sono state 216 le persone coinvolte in incidenti.
Le alternative per festeggiare ci sono, adottatele e Buon anno!
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