Maciek, una volpe polare che l'anno scorso è stata salvata da un allevamento in Polonia, dove viveva in pessime condizioni.
È una storia che rincuora quella di Maciek, una volpe polare che l’anno scorso è stata salvata da un allevamento in Polonia, dove viveva in pessime condizioni.
Sono milioni ogni anno gli animali che vengono seviziati e uccisi per vanità e business, solo per fare del loro manto una pelliccia. L’85% di questi sono allevati in strutture terribili, costretti a vivere in gabbie minuscole con poca acqua e cibo scarso, uccisi a bastonate o con gas.
Sarebbe stata la fine anche di questa piccola volpe siberiana, fortunatamente messa in salvo da alcuni giovani che l’hanno trovata in una allevamento in Polonia.
Fino allo scorso anno Maciek viveva in una gabbia sporca, al freddo, da sola e sofferente. Aveva fame e la trama della gabbia le feriva le zampe. La piccola volpe, stretta nella gabbia arrugginita, era molto diffidente e spaventata quando questi ragazzi hanno deciso di liberarla e portarla con loro.
Maciek era molto malata, così è stata subito portata dal veterinario per ricevere le cure necessarie. Non avendo ricevuto le giuste attenzioni e il nutrimento adeguato, la sua salute era pessima.
Dopo un periodo di riposo e abitudine alla presenza umana, Maciek si è adattata perfettamente alla sua nuova vita. Ora vive con uno dei ragazzi che l’hanno salvata in uno spazio adeguato dove riceve le giuste cure. È ghiotta di zucca e ha anche un nuovo amico. I due vanno perfettamente d’accordo, giocano insieme e si fanno compagnia.
Questo è il primo Natale che passa in libertà e nella sua nuova famiglia, dove viene finalmente amata e rispettata. Quello che può sembrare un miracolo natalizio, è in realtà il risultato del lavoro attento di quelle persone che hanno voluto indagare sulle pessime condizioni degli animali negli allevamenti.
Che il caso di Maciek sia sì una storia di gioia, ma anche un esempio di quanto l’allevamento di animali per la produzione di pellicce sia una barbarie.
Tanti Paesi stanno mettendo fine a questo scempio o vietando l’allevamento di animali per la produzione di pellicce o promuovendo restrizioni in grado di portate alla dismissione di questa attività.
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