Basta vaschette per frutta e verdure, via le etichette adesive sulle mele! I supermercati britannici firmano il Plastics Pact

I supermercati inglesi hanno sottoscritto un accordo per eliminare gli imballaggi in plastica usati per confezionare frutta, verdura e altri alimenti

Per alcuni sono solo un fastidio quando si vuole mangiare un frutto, ma rappresentano soprattutto un inutile rifiuto. Parliamo delle etichette adesive che vengono apposte su mele, pere e altri frutti, piccoli bollini apparentemente innocui che però immettono plastica nell’ambiente.

Le etichette di plastica permettono ai cassieri dei supermercati di conoscere il prezzo del prodotto e ai consumatori di conoscere marca, provenienza e metodo di coltivazione, ma costituiscono il 25% degli imballaggi e, poiché sono molto difficili da riciclare, solo il 4% viene recuperato.

Per questo motivo i principali supermercati britannici, tra cui Tesco, Waitrose, Sainsbury’s, Morrissons e Asda, hanno deciso di bandire i bollini adesivi dalla frutta e dalla verdura.

L’iniziativa è uno dei punti di un accordo, il “Plastics Pact“, sottoscritto da 85 aziende che hanno aderito al The Waste and Resources Action Programme (WRAP).

Le società che hanno sottoscritto l’accordo hanno deciso di non ricorrere più a imballaggi e oggetti di plastica inutili, inclusi gli adesivi fino ad oggi apposti su frutta e verdura, e di optare per soluzioni più sostenibili per incartare ed etichettare alimenti freschi e surgelati, pane e prodotti confezionati.

Non solo etichette, dunque: l’obiettivo è quello di ridurre sensibilmente gli imballaggi in plastica per alimenti e la plastica monouso entro la fine del 2020 e di garantire che il 100% degli imballaggi in plastica sia riutilizzabile, riciclabile o compostabile.

Riguardo alle etichette adesive, alcuni supermercati hanno già trovato soluzioni alternative, fornendo ai cassieri i codici a barre dei prodotti direttamente in cassa o utilizzando adesivi compostabili.

Per eliminare gli imballaggi, frutta e verdura saranno vendute senza utilizzare vaschette o sacchetti e verrà ampliata l’offerta di prodotti sfusi come alimenti secchi, vino, birra, detersivi e detergenti.
Altri prodotti come le cannucce e i cotton fioc sono stati invece eliminati dai supermercati e non vengono più venduti.

Secondo WRAP, i supermercati iscritti al Plastics Pact hanno già risparmiato 3.400 tonnellate di imballaggi in plastica non necessari negli ultimi 18 mesi, l’equivalente di 272 autobus londinesi.

Entro la fine del 2020, WRAP stima che grazie all’impegno delle aziende che hanno sottoscritto l’accordo, verranno rimosse altre 21mila tonnellate di rifiuti in plastica.

Con il Plastic Pact i supermercati inglesi quindi “svestono la frutta” eliminando gli imballaggi superflui dagli alimenti, come richiesto a gran voce dai consumatori. Un passo avanti per la riduzione dei rifiuti che stanno inquinando enormemente mari, fiumi, aria e suolo, con conseguenze drammatiche per gli animali, la vegetazione e noi esseri umani.

Noi di greenMe avevamo lanciato oltre un anno fa la campagna #svestilafrutta, per dire o all’abuso degli imballaggi: come dimostra questa iniziativa inglese, le alternative per ridurre sensibilmente i nostri rifiuti esistono e a volte basta solo la volontà di farvi ricorso.

Speriamo che anche la grande distribuzione nostrana speriamo segua presto l’esempio dei supermercati inglesi e che si impegni a ridurre gli imballaggi, risparmiando al Pianeta tonnellate di inutili rifiuti.

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