La letterina a Babbo Natale di questo Bambino di 9 anni ci insegna la caratteristica più profonda del Natale: una festa di tutti e il cui spirito deve vivere ogni giorno.
La letterina a Babbo Natale di questo Bambino di 9 anni ci insegna la caratteristica più profonda del Natale: una festa di tutti e il cui spirito deve vivere ogni giorno.
Il Natale per i bambini significa passare più tempo con genitori e parenti, godersi le coccole, i dolci, i regali, ma anche creare dei momenti di profonda condivisione con i cari.
Mentre agli adulti a volte può sfuggire il vero senso di una ricorrenza ormai, purtroppo, commercializzata, i più piccoli invece non perdono il vero senso di una festa che deve essere un momento di partecipazione e coinvolgimento di tutti.
Ed è proprio una storia di profonda tenerezza e condivisione quella di Francesco, 9 anni, e del suo papà Michele. Francesco scrive nella letterina a Babbo Natale di portare un regalo anche al fratellino Luca, 6 anni, affetto da autismo.
I bambini con autismo hanno difficoltà a comunicare, a comprendere il pensiero altrui e ad esprimersi con parole o attraverso la gestualità e i movimenti facciali.
Per questo è difficile per Michele e Francesco capire i desideri di Luca, e per lo stesso motivo il bambino, preoccupandosi di coinvolgere anche il fratellino nei doni di Natale nonostante le difficoltà dovute all’autismo, ha scritto:
Caro Babbo Natale, puoi portare un regalino a mio fratello Luca? Visto che noi non sappiamo che regalino vuole, perché è autistico.
Quando il papà ha trovato questa letterina ha deciso di postarla sulla pagina Facebook Angsa Bologna, l’associazione nazionale dei genitori di soggetti autistici, per condividere la gioia di un padre e l’esempio di un bambino che, con un piccolo e allo stesso tempo grande gesto, insegna il vero spirito del Natale.
Crediamo di non dover aggiungere altro.
Posted by ANGSA Bologna on Monday, December 16, 2019
Michele, cooperatore sociale attivo all’interno della pizzeria etica “Masaniello” di Bologna, ha dichiarato:
Il legame dei miei due figli e le rassicurazioni che mi dà Francesco attraverso i suoi gesti e le sue parole mi commuovono ogni giorno
L’esempio di Francesco ci insegna la caratteristica più profonda del Natale: una festa di tutti e il cui spirito deve vivere ogni giorno. È quello che sempre ci dobbiamo augurare perché a una vera festa sono tutti invitati, soprattutto chi è più fragile e chi ha più bisogno.
Francesco si è sentito responsabile di un Natale in cui anche chi è più vulnerabile deve essere coinvolto, un Natale che non esclude nessuno. Natale è speranza e la speranza è di tutti o non è speranza.
Grazie Francesco per averci fatto riflettere su questo con il tuo esempio.
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