Anello di fuoco, ecco da dove si potrà ammirare la rara eclissi parziale di Santo Stefano, che sarà l'ultima di questo 2019.
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Le eclissi solari sono eventi rari di particolare suggestione e il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, torneranno a farci alzare gli occhi verso il cielo. È prevista infatti un’eclissi solare anulare che sarà parzialmente visibile anche in Europa.
Ma cos’è? Si tratta di un’eclissi totale in cui la luna si posiziona più lontana dalla Terra e copre il centro del Sole, mentre i bordi esterni di quest’ultimo rimangono visibili formando un anello di fuoco o un anello intorno alla luna. Non a caso il termine “anulare“, con cui la si identifica, deriva dal latino “annulus“, che significa anello.
Questa eclissi è la terza e ultima del 2019, mentre la prossima è attesa per il 10 gennaio 2020, ma sarà lunare.
Dove sarà visibile
Sarà totalmente visibile agli abitanti dell’Arabia Saudita, del sud dell’India e di diverse parti dell’Indonesia mentre gli europei potranno vederla solo parzialmente e in Italia non è detto che si possa ammirare ma tentar non nuoce. L’alternativa è partire!
I luoghi migliori per osservarla sono quelli disabitati e prossimi al mare e tra le aree del mondo più consigliate ci sono Singapore, l’arcipelago di Riau per via dell’assenza di inquinamento luminoso, l’Arabia Saudita, le regioni del Kerala e Tamil Nadu in India, il nord dello Sri Lanka.
Quando vederla: orari
Quando sarà possibile vederla? In India dalle 8 IST (India Standard Time) fino alle 11:30 IST. Sulla costa occidentale avrà inizio alle 9:24 IST e terminerà alle 9:27, mentre sulla costa orientale inizierà alle 9:31 IST e avrà termine alle 9:35.
In Italia, se dovesse essere visibile almeno parzialmente, bisognerà guardare il cielo verso le 5 del mattino.
Come visualizzarla
Non tutti sanno che l’eclissi solare può essere dannosa per gli occhi e, pertanto, è opportuno indossare occhiali da sole per guardarla, dotati di filtro solare o appositamente realizzati allo scopo. Questo perché la radiazione UV può bruciare le retine causando gravi danni alla vista.
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Photo Credit: tutiempo.net/firstpost