Riaffiora sotto la Basilica di Massenzio a Roma la “farmacia” del medico imperiale Galeno

Una nuova scoperta archeologica, a riemergere” è stata la “farmacia” di Galeno, il medico più illustre della Roma imperiale.

Una nuova importante scoperta archeologica vede protagonista la nostra Capitale che nelle sue profondità riesce a riservare ancora tante piacevoli sorprese. Stavolta a “riemergere” è stata la “farmacia” di Galeno, il medico più illustre della Roma imperiale.

Un team di archeologi de La Sapienza di Roma, guidati da Domenico Palombi, hanno rinvenuto nei Fori Romani, sotto la Basilica di Massenzio, l’antico laboratorio di Galeno di Pergamo, famoso dottore greco che arrivò a Roma a metà del II secolo d.C. e che divenne il medico degli imperatori (è noto soprattutto per aver salvato la famiglia reale dalla grande peste che tra il 160 e il 190 aveva decimato la popolazione).

L’équipe ha condotto un vasto scavo nel complesso degli “horrea piperatica”, magazzini in cui venivano accumulate le spezie che provenivano da tutti i domini dell’impero romano sparsi per il mondo e che poi venivano usate nella preparazione di droghe e pomate.

Questi magazzini monumentali furono costruiti per volere dell’imperatore Domiziano (51-96 d.C.) ed è proprio qui che Galeno studiava e componeva preparazioni farmaceutiche, conservava i propri libri e praticava il suo mestiere di medico.

Le spezie erano preziose come l’oro nella Roma imperiale e gli imperatori le custodivano con zelo appunto in questa zona che fungeva da magazzino e che ora è tornata alla luce.

Al momento è stato rinvenuto un edificio rettangolare, con un patio porticato e una vasca da bagno nel mezzo, diviso in una serie di stanze che fungevano da magazzino. Questo si trovava appunto nel distretto medico, vicino alla Via Sacra del Foro Romano, luogo su cui poi fu costruita (all’inizio del IV secolo) la basilica di Massenzio, uno degli edifici più impressionanti dell’area archeologica.

Come ha dichiarato il direttore del parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo:

“Lo scavo ci ha consentito di fare chiarezza sulla storia dei magazzini delle spezie presso cui Galeno aprì la propria bottega nella metà del II secolo d.C. Strutture, queste, che vennero obliterate ma non distrutte per la costruzione della basilica di Massenzio, e che hanno rivelato diverse fasi costruttive che vanno indietro nel tempo, a ritroso da Settimio Severo a Adriano, arrivando persino a Nerone e alla fase Giulio-Claudia”.

E’ noto che Galeno frequentasse questi magazzini in quanto lui stesso ne parla in alcuni documenti scritti dove si racconta appunto di un quartiere dedicato alle scienze mediche nei pressi del Foro Romano. Qui si potevano acquistare tutti i tipi di prodotti, materie prime ma anche strumenti chirurgici.

Questo complesso possedeva anche un’imponente biblioteca, una delle più importanti dell’epoca, e nei locali dedicati alle conferenze, Galeno mostrava le sue capacità scientifiche con corsi di perfezionamento e dissezioni di animali.

Ora il gruppo di ricerca continua a studiare lo scavo che si trova circa cinque metri sotto il pavimento della basilica di Massenzio e che, grazie al loro lavoro, sarà aperto al pubblico già nel corso del 2020.

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Foto: Francesco Toiati

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