Due uomini sono stati condannati al carcere in Malesia, per aver ucciso una gatta incinta mettendola in un'asciugatrice di una lavanderia a gettoni
Un uomo è stato condannato in Malesia a 34 mesi di carcere per aver ucciso una gatta incinta mettendola in un’asciugatrice. Si tratta della prima condanna avvenuta in base a una nuova legge sul benessere degli animali del paese e all’uomo si è voluta dare una pena esemplare.
Per il responsabile del gesto crudele, Ganesh, la sentenza è arrivata lo scorso martedì e, oltre a dover scontare 34 mesi di carcere, è stato sanzionato con una multa di circa 13mila dollari.
L’uccisione della povera gatta incinta, è avvenuta nel settembre del 2018 presso una lavanderia a gettoni a Kuala Lumpur.
L’atto ignobile era stato ripreso dalle telecamere a circuito chiuso della lavanderia: le immagini condivise sui Social Network e diventate virali, mostrano Ganesh mentre infila la gatta incinta nell’asciugatrice, facendo poi partire la macchina. Il corpo senza vita della povera micia è stato ritrovato da un cliente, che ha contattato la polizia.
Insieme a Ganesh, nel video (che abbiamo deciso di non incorporare) visibile qui è presente un altro uomo, un tassista di nome Mohanraj, che osserva l’orribile scena senza fare nulla.
Mohanraj era stato già condannato lo scorso gennaio a due anni di reclusione, mentre Satthiya, un tecnico presente durante i fatti, non ha scontato alcuna pena, sebbene sia stato giudicato colpevole.
Grazie alle terribili riprese i due delinquenti sono stati identificati e sottoposti a processo. Ganesh ha ricevuto la pena più severa poiché dalle immagini risulta lui ad aver messo la gatta nell’asciugatrice, dimostrando di non avere alcun rispetto per la vita di un animale.
Leggi anche:
- Gattino obbligato a fumare. Il video diventa virale e i responsabili vengono individuati e denunciati
- Gatto scuoiato vivo e arrostito in pieno giorno nel parcheggio della stazione alle porte di Roma
- Un gatto entra in classe, bidello lo uccide a bastonate davanti ai bambini
Tatiana Maselli