Plastic tax: il Ministro Costa fa chiarezza sulla tassa sui prodotti non biodegradabili

Sergio Costa si fa sempre più convinto sostenitore della plastic tax come unico mezzo in grado di garantire un futuro migliore.

Questa tassa si applica a tutto ciò che non è riciclabile, biocompostabile o comunque recuperabile in qualche modo“, ci tiene a precisare il ministro Sergio Costa, che sulla contestata tassa sulla plastica ha le idee ben chiare.

Prima dagli studi de La7, poi da Ecomondo a Rimini, il ministro dell’Ambiente, si fa sempre più convinto sostenitore della plastic tax come unico mezzo in grado di garantire un futuro migliore.

Certamente, una legge non risolve tutti i problemi e se cerchiamo quella legge non la troveremo maidice. Da una parte disincentiviamo solo la plastica usa e getta non riciclabile, non compostabile e comunque non riutilizzabile, mentre dall’altra aiutiamo le aziende nella transizione ecologica dialogando con loro affinché nessuno rimanga indietro.

Ci rendiamo conto di quanto sia difficile parlare di tasse, ma dobbiamo avviare un processo per invertire la rotta anche grazie a norme simili altrimenti non cambierà mai niente!“.

Così rilancia il ministro Costa, che insiste anche sul fatto che la plastic tax dovrebbe essere trasformata da tassa di gettito in tassa di scopo, nel senso che “i soldi che si incassano con questa imposta devono essere utilizzati per rafforzare il credito d’imposta o per altri incentivi a favore delle aziende che si convertono alla plastica riciclabile o compostabile” in modo da consentire di reinvestire nel settore il gettito della tassa sulla plastica.

Proprio sulle note dolenti delle aziende, lo stesso ministro non nasconde le difficoltà che potrebbero incontrare quelle del settore ed è per questo che sarebbe necessario un tavolo comune visto che “nessuno conosce meglio delle aziende cosa le puo’ aiutare a rimanere sul mercato green e non sul mercato e basta“.

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Germana Carillo

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