Da Alis la focaccia si ordina nella lingua dei segni

A Segrate nell’Hinterland milanese è nata una focacceria molto speciale. Alice, che la gestisce insieme alla mamma e al marito, è una ragazza sordomuta che ha avviato questo bel progetto. Nel suo locale si ordina con la lingua dei segni!

A Segrate, nell’Hinterland milanese, è nata una focacceria molto speciale. Alice, che la gestisce insieme alla mamma e al marito, è una ragazza sorda che ha avviato questo bel progetto. Nel suo locale si ordina con la lingua dei segni!

Si chiama Alis la nuova focacceria aperta da poco a Segrate. Il nome è molto indicativo perché è nato dall’unione della parola LIS (Lingua dei Segni italiana) e dal nome di Alice, giovane protagonista di questa nuova iniziativa che, a 23 anni, l’ha portata a realizzare il suo sogno, quello di aprire una focacceria.

La peculiarità di questo locale è che i clienti ordinano i vari tipi di pizza e la focaccia ligure utilizzando la lingua dei segni. Alice Di Luca, infatti, è sorda dalla nascita e i gesti tipi della LIS sono il suo modo di comunicare con i clienti.

Parola alla focaccia”, si legge in grande appena entrati nel locale e due grandi foto di Alice sorridente ai lati della scritta suggeriscono come chiedere pizza o invece focaccia, ovviamente nella lingua dei segni. La ragazza invita tutti ad ordinare in questo modo e sembra che i clienti abbiano accolto molto piacevolmente l’idea di avvicinarsi a questa lingua, diminuendo quindi la distanza tra chi può sentire e chi no, in un’ottica di inclusività rispetto a questo tipo di disabilità.

Come ha raccontato il marito di Alice, Davide Russo:

“Per ora il bilancio è decisamente positivo, abbiamo avuto un riscontro al di là delle nostre aspettative. (…) Ci sono clienti che preferiscono le ordinazioni tradizionali, ma sono sempre di più quelli che cercano il contatto visivo con Alice per cimentarsi con la lingua dei segni e comunicare direttamente con lei”.

Anche la mamma di Alice, Irene Massa (originaria di Recco, patria della focaccia ligure) si mostra molto soddisfatta:

“Per una persona sordomuta stare a contatto con il pubblico è una sfida continua, ma da quando abbiamo aperto ci siamo resi conto di quanto sia buona la gente: la stragrande maggioranza delle persone cerca di venirle incontro se la vede in difficoltà”.

Nella focacceria Alis, dunque, non ci si limita solo a mangiare ma si fa anche sensibilizzazione sul tema e, non a caso, dizionari della LIS e altri documenti utili ad imparare la lingua dei segni sono disponibili in diversi punti del locale.

E si continuerà a lavorare in questo senso. Come ha già anticipato Davide, verranno presto aggiunti tabelloni che ritraggono i gesti che, nella lingua dei segni, rappresentano i vari termini gastronomici utili a chi è cliente della focacceria.

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Francesca Biagioli

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