La pista ciclabile luminescente più lunga del mondo è italiana e si trova in Campania

L’oasi naturale dei Laghi Nabi è già di per sé un luogo bellissimo in cui godere del contatto con la natura. Adesso c'è un motivo in più per visitarla, qui si trova la pista ciclabile luminescente più lunga del mondo.

L‘oasi naturale dei Laghi Nabi è già di per sé un luogo bellissimo in cui godere del contatto con la natura. Adesso c’è un motivo in più per visitarla, qui si trova la pista ciclabile luminescente più lunga del mondo.

Immaginate di pedalare immersi nella natura sotto un cielo stellato e sopra pietre luminose che vi fanno sentire come se foste all’interno di un quadro impressionista. È questa più o meno la sensazione di chi percorre la pista ciclabile luminescente che si trova presso i Laghi Nabi, in provincia di Caserta.

L’ingegnosa opera è frutto del lavoro di una azienda italiana produttrice di applicazioni fotoluminescenti, Lucedentro, che ha puntato tutto su ecosostenibilità e risparmio energetico fornendo l’innovativo materiale utile a realizzare questa pista luminescente lunga 1,5 chilometri.

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Si tratta di sassolini di vetro borosilicato di recupero, uniti a fosfori evoluti con l’aggiunta di terre rare (europio e disprosio). Cosa ha di speciale? Questo materiale è in grado di raccogliere la luce del sole durante la giornata utilizzandola poi dopo il tramonto e trasformandola, per circa 8 ore, in un percorso luccicante verde e azzurro. Un modo ecologico ma davvero spettacolare di illuminare la pista che in questo modo ha un bassissimo impatto ambientale su flora e fauna dell’oasi.

400.000 piccoli sassi (del diametro di 8-15 millimetri) luminescenti sono incastonati lungo tutto il percorso e creano giochi di luce davvero suggestivi.

La pista si trova perfettamente integrata all’interno di un’oasi tutta pensata a livello architettonico e paesaggistico per essere ecosostenibile ma allo stesso tempo chic e ricercata.

Questa è stata realizzata nelle ex cave di sabbia del Litorale Domizio ed è parte un’opera di recupero e valorizzazione del territorio che, tra le altre cose, ha previsto la creazione di strutture ricettive che si sposano bene con l’ambiente. Sono state realizzate quindi tende e lodge rimovibili che compongono il primo glamping del Sud Italia.

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Francesca Biagioli

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