Al via le celebrazioni per i 180 anni della prima linea ferroviaria italiana, nel Regno delle Due Sicilie, che collegava Napoli a Portici.
Solo 7 chilometri per un tragitto che da Napoli portava a Portici e viceversa. Il 3 ottobre del 1893 fu re Ferdinando II di Borbone a inaugurare il primo tratto ferroviario italiano su un treno composto da due convogli trainati da locomotive gemelle, la Bayard e la Vesuvio.
A Pietrarsa si danno oggi avvio alle celebrazioni, mentre anche Google dà omaggio ai 180 anni della prima linea ferroviaria d’Italia con il suo classico Doodle.
In occasione di questo anniversario dal 3 al 6 ottobre al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, tra i più affascinanti musei ferroviari d’Europa tra Napoli e Portici e a ridosso del Golfo, ci sono in programma diversi eventi per celebrare una delle tappe più importanti della storia ferroviaria del nostro Paese.
Tra questi l’inaugurazione del circuito del “Vapore Vivo” con la riproduzione di un treno a vapore in miniatura, performance musicali della Banda della Nato, di quella dei Carabinieri e del duo musicale Le Ebbanesise, show teatrali, balli e sfilate in abiti dell’800 e visite itineranti.
Ai bambini sono dedicati lo spettacolo “Una favola lunga 180 anni” e l’iniziativa “Un mondo di avventure” con il Trenino Thomas.
Il Museo di Pietrarsa
Una gita al museo di Pietrarsa vale però la pena farla tutto l’anno. Come? Sul Pietrarsa Express, un bellissimo treno storico, è possibile ripercorrere questa tratta ferroviaria partendo da Napoli.
Un viaggio consigliatissimo, soprattutto per i più piccoli, per assaporare la gioia di muoversi su un treno degli Anni ’30 con carrozze Centoporte e carrozze Corbellini, che erano nate inizialmente come carrozze di Terza classe, trainate da una locomotiva elettrica d’epoca E626 o a volte a vapore.
Il museo di Pietrarsa si trova proprio all’uscita della stazione e al suo interno è ospitata una collezione di rotabili storici e di cimeli ferroviari, compresa la carrozza-salone del treno dei Savoia, attualmente Treno della Presidenza della Repubblica Italiana.
Costituito da 7 padiglioni, il museo ospita locomotive a vapore, locomotive elettriche trifase, locomotive a corrente continua, locomotori diesel, elettromotrici, automotrici e carrozze passeggeri. Un saliscendi sugli antichi convogli che riempie di stupore grandi e piccini.
Il museo ora sorge dove un tempo si trovava il reale opificio borbonico di Pietrarsa, una struttura voluta da Ferdinando II di Borbone nel 1840 come industria siderurgica e dal 1845 come fabbrica di locomotive a vapore. Era il primo e più importante nucleo industriale italiano oltre mezzo secolo prima che nascessero la Fiat e la Breda.
Qui trovate tutte le informazioni.
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Germana Carillo