Diciassette bimbi sviluppano la “sindrome del lupo mannaro” per un errore della casa farmaceutica

Il farmaco conteneva una molecola usata contro ipertensione che ha come effetto collaterale l'irsutismo: errore imperdonabile della casa farmaceutica

Sono almeno diciassette i bambini spagnoli che, dopo aver assunto un farmaco per il reflusso gastrico, hanno sviluppato la “sindrome del lupo mannaro”, caratterizzata da una crescita anomala di peluria su tutto il corpo.

Ai bambini è stato somministrato un medicinale venduto come omeprazolo, che in realtà conteneva una molecola del tutto diversa.

L’errore è gravissimo ed è stato commesso dalla casa farmaceutica FarmaQuimica Sur, che ha etichettato in modo errato il medicinale.

Secondo il foglietto illustrativo, infatti, il farmaco assunto dai bambini conteneva omeprazolo, principio attivo utilizzato per il trattamento del reflusso gastrico. In realtà il medicinale era a base di minoxidil, composto usato per combattere l’ipertensione. Il farmaco ha una potente azione vasodilatatoria e la somministrazione per via orale provoca irsutismo come effetto collaterale.

Le prime segnalazioni risalgono allo scorso giugno, dopo che i genitori dei bimbi hanno notato un considerevole aumento di peluria sul corpo dei loro figli e hanno consultato i medici: i bambini, tra cui alcuni neonati, presentavano una crescita di peli anomala sul viso e sul corpo.

Amaya e Dani, genitori di una bambina di due anni, hanno raccontato il loro calvario. Lo scorso aprile la piccola ha mostrato un aumento della peluria del viso, un eczema sulle gambe e delle cisti sul mento. I genitori hanno subito consultato il pediatra e da lì è iniziato un vero e proprio pellegrinaggio da uno specialista a un altro.

 

Irsutismo

Foto 20 minutos

Dopo un mese, uno dei tanti medici che hanno visitato la figlia di Amaya e Dani ha avuto l’intuizione: i sintomi potevano essere correlati all’assunzione del farmaco.

Il trattamento con omeprazolo è stato immediatamente interrotto e la confezione del farmaco è stata inviata a un laboratorio per le analisi: a luglio finalmente si è scoperta la presenza di minoxidil nelle compresse.

La piccola e gli altri 16 bambini hanno assunto 7 millilitri di minoxidil al giorno per via orale, farmaco che normalmente è usato alla dose di 2 millilitri per via topica.

La vicenda sta causando molta sofferenza a questi poveri bambini, guardati con sospetto e scherniti a causa del loro strano aspetto.

Amaya e Dani hanno raccontato di aver dovuto smettere di frequentare luoghi affollati come spiagge e parchi, per evitare che la figlia venisse presa in giro o subisse commenti sgradevoli: “povera, sembra una scimmia”, “che cos’è, una bambina o un uomo?” sono solo alcuni dei commenti ricevuti dalla piccola negli ultimi mesi.

Secondo i medici, la sospensione del trattamento avrebbe dovuto far regredire l’ipertricosi, ma non è stato così. I peli hanno continuato a crescere e diffondersi su tutto il corpo della bambina, tra cui schiena, gambe e braccia.

Irsutismo

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Sebbene l’eccesso di peli sia fastidioso ed esponga i piccoli a sguardi e commenti offensivi, l’irsutismo non è certo l’aspetto più grave: all’eccesso di peli si sono infatti aggiunti altri sintomi tra cui stanchezza, aumento di sudorazione, pressione bassa e svenimenti. I bambini dovranno essere sottoposti ad accertamenti cardiologici per valutare lo stato di salute del loro cuore.

Le autorità sanitarie spagnole hanno disposto il ritiro dei 23 lotti del farmaco mentre i genitori dei 17 bambini stanno valutando la possibilità di intraprendere un’azione legale contro la casa farmaceutica che con questa imperdonabile svista ha messo gravemente in pericolo la salute di neonati e bambini.

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Tatiana Maselli

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