Un fotografo francese ha incontrato una giovane volpe durante una delle sue escursioni e tra i due è nata una insolita e bellissima amicizia
Conosciamo tutti la favola del Piccolo Principe e la storia di amicizia tra il protagonista del romanzo e la volpe, con cui il bambino crea un legame speciale.
Un racconto di fantasia che insegna, tra le altre cose, il valore dell’amicizia e l’importanza della cura verso il prossimo.
La storia di Bruno-Gilles Liebgott ricorda proprio quella narrata da Antoine de Saint-Exupéry: il fotografo francese ha infatti incontrato una giovane volpe durante una delle sue escursioni.
L’uomo era nascosto in una siepe per scattare delle foto, quando la volpe si è avvicinata a lui, arrivando ad annusare la sua mano tesa e perfino ad addormentarsi a pochi metri da lui.
Da allora, è sufficiente che Bruno torni sul luogo dell’incontro, tra i boschi di Pont-à-Mousson, per ritrovare di nuovo Fifine, la sua amica volpe.
Con il tempo, l’animale si è infatti abituato alla presenza dell’uomo e basta che Bruno chiami la volpe perché lei arrivi entro due minuti.
Un bellissimo legame che però si teme possa finire: la volpe potrebbe subire lo stesso destino di sua madre, uccisa da un cacciatore.
Spero che nessun cacciatore uccida lei o il piccolo che sta per avere. Sarebbe davvero necessario vietare la caccia alle volpi, sono animali fantastici e molto, molto utili nella natura – ha detto Bruno-Gilles Liebgott
Non possiamo che essere d’accordo con le sue parole e augurarci non solo che questa bella amicizia possa continuare, ma anche che storie come quella di Bruno e Fifine insegnino il rispetto verso gli animali, esseri capaci di amare e di creare legami.
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Tatiana Maselli