Pompei, riemerge una splendida antefissa di Athena

Le ricerche in corso nel Foro Triangolare del Parco Archeologico di Pompei continuano a offrire sorprese, ora con un'antefissa e terracotte figurate.

Scavi di Pompei: un tesoro meraviglioso! Continua a stupire il sito archeologico più visitato al mondo, dove proseguono le operazioni di recupero di sempre nuovi reperti di rara bellezza. Ora è la volta di un’antefissa e di alcune terrecotte figurate offerte come ex-voto.

Dopo l’affresco di Narciso e quello di Leda e il cigno e molti altri ritrovamenti, questa volta gli archeologi in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli hanno portato alla luce al Foro Triangolare nel santuario di Athena altri straordinari fregi dell’epoca romana.

Come spiega il direttore generale del Parco Archeologico di Pompei, Massimo Osanna, si tratta di un’antefissa (in genere un elemento della copertura dei tetti) che raffigura la dea Athena a decorazione del tempio dorico e probabilmente risalente alla fine del IV secolo avanti Cristo, e di terrecotte figurate offerte come ex-voto nello spazio sacro, che si datano al III secolo avanti Cristo.

 

Tutti i materiali confermano, secondo gli esperti, la dedica del tempio che affacciava sul golfo di Napoli alla coppia Eracle e Athena, in maniera del tutto analoga a un santuario in località Privati che sorgeva alla vicina Stabiae, dall’altro lato del corso del Sarno, sempre del al IV secolo avanti Cristo, che ha restituito un’antefissa di Athena simile a quella pompeiana. Non si esclude la possibilità che le antifisse di Pompei e di Stabiae siano state realizzate dalla stessa persona.

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Germana Carillo

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