Morto Francesco Saverio Borrelli, ex capo del pool Mani Pulite

Morto Borrelli, celebre la sua carriera dalle inchieste su Tangentopoli allo storico appello "Resistere, resistere, resistere".

Molti ne hanno sentito risuonare il nome ai tempi di Mani Pulite, quando la celebre Tangentopoli sventrò i Palazzi del potere e mise fine alla Prima Repubblica: Francesco Saverio Borrelli muore a 89 anni all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, dove era ricoverato da un circa un paio di settimane.

Fu lui – napoletano classe 1930 – a guidare quello che fu uno dei più grandi scandali dell’Italia degli anni ’90, ai tempi in cui era Procuratore della Repubblica ed ex procuratore generale di Milano.

Entrato in magistratura nel 1955, quasi tutta la sua carriera si è svolta nelle aule del tribunale di Milano, fino al suo discorso del 2002 da procuratore generale della Corte d’Appello che si concludeva con una parola ripetuta tre volte, un appello per l’indipendenza dei magistrati rimasto famoso: “Resistere, resistere, resistere, come sulla linea del Piave”.

Lasciata la toga dopo 47 anni, Borrelli divenne capo dell’ufficio indagini della Figc, nominato dal commissario straordinario Guido Rossi dopo lo scandalo sul mondo del calcio. Mentre la passione per la lirica lo portò alla nomina, nel 2007, di presidente del Conservatorio di Milano.

“Scompare un baluardo resistente a difesa e a tutela dell’indipendenza della magistratura”, lo saluta così il procuratore generale di Milano Roberto Alfonso.

La camera ardente si aprirà lunedì mattina alle 9.30 nel Tribunale di Milano, nell’atrio di fronte all’Aula Magna.

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Germana Carillo

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