Il caso dei bambini francesi nati senza braccia continua a suscitare polemiche dato che le cause sono ancora un mistero, e di pesticidi non se ne parla.
Il mistero dei bambini francesi nati senza braccia non è ancora stato risolto e anzi, il rapporto del comitato scientifico che avrebbe dovuto fare finalmente chiarezza sulla questione, ha deluso alcune delle famiglie coinvolte. Fra l’altro di pesticidi, una delle più probabili cause dell’anomalia, non si è parlato!
L’allarme, scattato anni fa a causa del rilevamento di numerosi casi sospetti nell’Ain, di bambini con strane malformazioni degli arti, aveva scatenato molte polemiche, dubbi e supposizioni. La pista più accreditata era stata, per un periodo, quella delle cause ambientali, poi fu tirata in causa l’alimentazione delle madri e ancora l’aria che respiravano, forse contaminata. Altri “accusarono” la complessità delle storie delle famiglie coinvolte.
Ma a quanto pare, sarebbero dei particolari pesticidi utilizzati nelle zone rurali coinvolte la vera fonte del problema, come già anni fa era stato sottolineato da diversi esperti. Queste anomalie infatti non sono genetiche, è più probabile che dipendano da cause ambientali e forse proprio dall’utilizzo indiscriminato di questi prodotti.
Al riguardo però si continua a dire poco, la cosa certa è che la malattia che non fa crescere gli arti ha un nome: agenesia trasversale degli arti superiori, e che si manifesta già in stato embrionale.
La cosa strana è che in alcune aree dell’Ain, e in altri dipartimenti francesi come nella Loira Atlantica e nel Morbihan, è esageratamente diffusa. Ed è proprio per questo che a suo tempo scattarono le indagini. Ma il rapporto del comitato scientifico, presentato giovedì 11 luglio al comitato direttivo, ha deluso alcune delle famiglie coinvolte.
Innanzitutto perché si è deciso di continuare a fare indagini nel Morbihan, ma non nell’Ain, nonostante anche in questo dipartimento fossero stati rilevati numerosi casi. E nonostante la Remera, registro delle malformazioni della regione di Rhône-Alpes, il 9 aprile, avesse pubblicato una nota sui progressi fatti nel corso delle ricerche, individuando altre delle possibili cause fra cui si menzionavano sistemi idrici, scarichi industriali tossici e prodotti fitosanitari.
In secondo luogo perché, secondo Samuel Bernard, padre di una delle vittime, le indagini non sono state condotte in modo soddisfacente, e nulla è stato detto riguardo ai pesticidi, anche perché le indagini sul campo di fatto sono state irrilevanti.
Altra critica mossa da Samuel è il fatto che, a condurle, non sia stato un comitato indipendente, e che molte delle domande poste dalle famiglie coinvolte non abbiano mai ricevuto risposta. Insomma, il mistero continua a essere irrisolto e le cause ancora taciute.
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Laura De Rosa
Fonte: Francetvinfo