Il modello delle 7 C ideato dal pediatra Kenneth Ginsburg insegna ai bambini come essere resilienti e quindi più fiduciosi nella vita e sereni.
Indice
Ultimamente si sente parlare spesso di resilienza ma di fatto cosa significa questo termine? In psicologia è la capacità di reagire di fronte a eventi traumatici di varia natura, con un atteggiamento costruttivo, riadattando la propria vita alle nuove condizioni. Una qualità che secondo numerosi esperti andrebbe coltivata fin dalla tenera età.
Lo suggerisce, fra gli altri, anche il pediatra Kenneth Ginsburg che, all’argomento, ha dedicato addirittura un libro, “Building resilience in children and teens“, (linkaffiliazione) dove spiega il modello delle 7 C, un approccio pratico per aiutare i genitori a insegnare la resilienza ai propri figli. Dove per 7 C si intendono i fattori cruciali da tenere a mente durante l’insegnamento.
C di Competence
Partiamo dalla competenza, ovvero dalla capacità di gestire le diverse situazioni in modo efficace. Per acquisirla è necessario lasciare che i bambini sperimentino attività e cose nuove, e anche che commettano inevitabili errori durante il percorso. In questo modo capiscono quali sono i loro punti di forza, purché i genitori siano disposti a lasciarli fare e a riconoscerne la bravura!
C di Confidence
Confidence significa fiducia, caratteristica che non si coltiva dicendo ai bambini che sono speciali, ma sostenendoli nello sviluppo delle competenze. Quando si accorgono di saper fare qualcosa, e lo si riconosce, ecco che acquisiscono fiducia nelle proprie capacità. Kenneth consiglia anche di elogiarli per cose specifiche anziché rimanere sul generico.
C di Connection
La connessione è legata all’amore e all’empatia che come genitori dimostriamo ai nostri figli. Se si sentono compresi dal punto di vista emotivo, si sentiranno al sicuro e di conseguenza più liberi di esprimere i propri sentimenti, senza vergognarsene, trovando soluzioni ai problemi. Per creare questa connessione è però importante non costringerli a sopprimere le emozioni negative, perché non aiuta a stare meglio, semmai peggiora le cose. Importante inoltre non solo la connessione con la famiglia ma anche quella con gruppi educativi, sportivi, civici e via dicendo, che aiutano a sviluppare il senso di comunità.
C di Character
Tutte le famiglie hanno un’opinione in merito a ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. E i bambini hanno bisogno di saperlo per poter costruire una propria identità, anche se magari da adulti potrebbero discostarsi dalla nostra visione. Ovviamente dare il buon esempio è sempre un’ottima idea!
C di Contribution
La consapevolezza di poter contribuire a qualcosa di più grande è molto utile per acquisire resilienza. Perché fin da piccoli ci fa sentire “utili” aiutandoci a trovare uno scopo che vada oltre l’individualità. Motivare i bambini ad agire per migliorare il mondo, per renderlo un posto più giusto e bello, magari facendo anche del volontariato, è un buon modo per aiutarli a coltivare la resilienza.
C di Coping
La sesta C riguarda la capacità di affrontare le situazioni e i problemi, distinguendo fra crisi reali e battute d’arresto momentanee, in modo da abituare i bambini fin da piccoli a non accumulare stress inutile. Per riuscirci possiamo aiutarli a capire la differenza fra queste cose e al tempo stesso offrire loro degli strumenti per trovare sollievo, come una tecnica di rilassamento, per esempio lo Yoga, qualche ora di sonno, un allenamento.
C di Control
Il senso del controllo è molto importante per i bambini perché senza di esso, vivranno la vita passivamente, appoggiandosi del tutto ai genitori. Per questo è fondamentale insegnarlo evitando di prendere tutte le decisioni al posto loro.
Ti potrebbe interessare anche:
Laura De Rosa