Il 10 luglio Jovanotti in concerto sulle spiagge di Rimini e Riccione, ma non sarà un concerto qualunque, perché rischia di fare una strage di nidi di fratino, una specie di uccello in via di estinzione. Le associazioni ambientaliste protestano per questa e altre date con simili rischi, e ora scatta anche un’interrogazione parlamentare, ma l’organizzazione non cede
Il 10 luglio Jovanotti in concerto sulle spiagge di Rimini e Riccione, ma non sarà un concerto qualunque, perché rischia di fare una strage di nidi di fratino, una specie di uccello in via di estinzione. Le associazioni ambientaliste protestano per questa e altre date con simili rischi, e ora scatta anche un’interrogazione parlamentare, ma l’organizzazione non cede.
Jovanotti quest’anno terrà una serie di concerti sulle spiagge italiane, nel tour noto come Jova Beach Party, che inizia proprio oggi a Lignano Sabbiadoro e continuerà con molte tappe per terminare il 31 agosto a Viareggio. Ma alcuni siti previsti sono delle vere e proprie oasi naturali, anche se non riconosciute come riserve.
Già la tappa prevista a Torre Flavia il 16 luglio era stata oggetto di polemiche, spingendo Jovanotti e il suo staff a spostare la location, ma quella del 10 luglio appare ancora più pericolosa e non sembra sia in via di cancellazione. Tanto da far scattare anche un’interrogazione parlamentare: nella zona hanno nidificato diverse coppie di fratini, una specie in via di estinzione, e i pulcini non saranno in grado di volare prima del 15 luglio, rischiando dunque di essere uccisi nel corso del concerto.
“Abbiamo presentato un’interrogazione al Ministero dell’Ambiente per avere risposte in merito ai danni a flora e fauna che potrebbero essere stati provocati sui litorali italiani a causa dei lavori per il tour estivo di 17 tappe dell’artista Jovanotti – scrive sul suo profilo Facebook Patrizia Terzoni, parlamentare firmataria insieme a Ilaria Fontana – […] Vogliamo andare a fondo sulla vicenda e vigilare su questi tipi di interventi che coinvolgono le aree costiere del nostro Paese: bene promuovere musica e cultura ma in un quadro regolatorio chiaro e senza mettere in pericolo la nostra biodiversità”.
Ma quali sono i rischi veri? Come spiega il Comitato nazionale per la conservazione del fratino, questa specie (nome scientifico Charadrius alexandrinus) è uccellino lungo circa 16 cm che nidifica lungo le coste italiane. Dopo un inverno nelle zone più temperate del Mediterraneo, la riproduzione inizia a marzo, con un picco in maggio, e termina ad agosto. Il nido è un semplice avvallamento scavato nella sabbia (piuttosto difficile da individuare) dove il fratino depone tra le 2 e le 4 uova che cova per 24-27 giorni. Ma, anche se i piccoli iniziano subito ad uscire dal nido per seguire i genitori nella ricerca del cibo, sono in grado di volare solo dopo un mese circa dalla nascita.
Foto: Giovanni Spinella/AFNI
Ed è qui il pericolo. I piccoli nati proprio nei luoghi previsti per la prossima tappa del tour di Jovanotti non avranno ancora compiuto un mese il giorno del concerto, esponendosi a diventare vittime dell’organizzazione dell’evento. Una strage annunciata, stando a tutti gli appelli delle organizzazioni degli esperti, che continuano a chiedere lo slittamento della data o il cambio di location. Senza successo, per ora.
Foto: Antonio Aiello/AFNI
Ma secondo lo staff del cantante, la polemica, inclusa l’interrogazione parlamentare, è tardiva e soprattutto priva di significato, perché il tour sarebbe stato organizzato in collaborazione con il WWF, a garanzia del rispetto della natura.
“Ci sentiamo infine di lanciare un accorato appello a Jovanotti, di cui conosciamo la sensibilità ambientale e non solo: non trasformi la sua splendida Serenata rap in un requiem per la natura e i delicati ecosistemi delle spiagge italiane” conclude la Terzoni.
Appello al quale ci uniamo anche noi.
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Roberta De Carolis
Cover: Facebook