Le lacrime osservate al microscopio sono tutte diverse, a causa della loro composizione chimica e del motivo che ha scatenato il pianto
Ogni lacrima è diversa dall’altra, per composizione chimica e forma. Lo si può verificare osservando le lacrime al microscopio come ha fatto Maurice Mikkers, ex tecnico di laboratorio e appassionato di fotografia microscopica.
Mikkers ha sviluppato un progetto fotografico intitolato “Imaginarium of Tears”, analizzando centinaia di campioni procurati da amici e parenti: per ottenere le lacrime chiede di concentrarsi su un’emozione intensa. In casi estremi, fa tagliare una cipolla al soggetto, oppure strappa un pelo dal naso.
Le lacrime da lui osservate al microscopio e fotografate hanno mostrato di possedere una struttura sempre diversa, un po’ come avviene per i fiocchi di neve.
L’episodio che ha portato l’artista ad avviare questo progetto è abbastanza curioso: Mikkers stava lavorando allo studio della cristallizzazione dei principi attivi di alcuni farmaci quando colpì il tavolo con il piede. Il dolore fu tale da farlo piangere e gli venne l’idea di raccogliere una sua lacrima per guardarla al microscopio.
Si accorse così della presenza di cristalli all’interno della lacrima e decise di osservare altre lacrime per verificare se fossero diverse: nei suoi esperimenti riscontrò effettivamente sostanziali differenze tra le lacrime.
Tali differenze sembrerebbero dovute alla composizione chimica di ogni singola lacrima, che varia da persona a persona ma anche nello stesso individuo in base a diversi fattori, tra cui lo stato d’animo e il motivo che ha scatenato il pianto.
Le lacrime contengono infatti prevalentemente acqua, muco e una piccola percentuale di lipidi, ma al loro interno sono presenti anche piccole quote di proteine, amminoacidi liberi, glucosio, sali, cellule epiteliali e ormoni.
Le sostanze che compongono lacrime non sono presenti sempre nelle stesse quantità, quindi ogni lacrima avrebbe una sorta di sua impronta digitale.
Mikkers ha immortalato le lacrime per il suo progetto artistico ma è molto interessato a capire le ragioni scientifiche alla base delle differenze che ha riscontrato osservando le lacrime.
Le variabili che incidono sulla composizione chimica delle lacrime possono essere molte e, secondo Mikkers, a influenzare le presenza delle varie sostanze potrebbe essere anche l’umore. L’artista ha infatti notato sostanziali differenze tra le lacrime della stessa persona prodotte in seguito a uno stimolo irritativo o dopo un pianto disperato scaturito per un’emozione.
Il progetto fotografico dell’artista olandese diventerà presto un libro e, chi volesse, può inviare le proprie lacrime grazie a un kit che ne consente la raccolta: Mikkers provvederà a osservarle e fotografarle.
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Tatiana Maselli
Photo credit Immaginarium of Tears