Il sindaco eroe di Rocca di Papa è morto per salvare gli altri dopo l’esplosione del palazzo comunale

Non ce l'ha fatta. E’ morto Emanuele Crestini, eroico sindaco di Rocca di Papa che,  in seguito all’esplosione del palazzo comunale, si è sacrificato uscendo per ultimo, solo dopo essersi accertato che tutti le altre persone si fossero messe in salvo.

E’ morto ieri, Emanuele Crestini, eroico sindaco di Rocca di Papa che,  in seguito all’esplosione del palazzo comunale, si è sacrificato uscendo per ultimo, solo dopo essersi accertato che tutti le altre persone si fossero messe  in salvo.

Il 10 giugno scorso una fuga di gas, dovuta a dei lavori in corso nella zona, ha fatto crollare la parete del Comune a Rocca di Papa provocando diversi feriti. I testimoni raccontano che prima c’è stato un boato, poi del fumo nero che segnalava la presenza di un incendio. Subito sono arrivati i soccorsi: ambulanze, vigili del fuoco, Polizia e Carabinieri.

Il bilancio inizialmente è stato di 16 persone ferite, tra cui 3 bambini ma poteva andare decisamente peggio, considerando che, vicino al Comune, c’è una scuola. Fortunatamente, la parte adiacente al palazzo comunale è quella occupata dalle elementari che avevano già finito le lezioni per la chiusura estiva. Vi erano quindi solo i bambini della materna.

Altre persone potevano però rimanere gravemente ferite se il sindaco non avesse compiuto l’eroico gesto che, purtroppo, gli è costato la vita.

Crestini è infatti stato l’ultimo ad uscire dal Comune solo dopo essersi assicurato che tutti i suoi collaboratori e i cittadini presenti fossero in salvo. L’uomo, invece di scappare, si era messo a cercare le persone all’interno dell’edificio e proprio per questo è rimasto gravemente ferito, riportando ustioni sul 35% del proprio corpo.  Aveva inalato poi molto fumo.

Non era la prima volta, tra l’altro, che Crestini si rendeva protagonista di un gesto di grande altruismo e solidarietà. Tempo fa aveva soccorso un uomo in auto in fiamme, utilizzando un estintore per spegnere l’incendio.

Ieri, purtroppo, il triste epilogo. In seguito ad una crisi respiratoria il sindaco, che avrebbe compiuto 47 anni tra pochi giorni (il 24 giugno), si è spento al centro Grandi Ustioni dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma.

E’ la seconda vittima di questa tragedia, domenica era infatti deceduto anche l’altro ferito grave, il delegato del primo cittadino, Vincenzo Eleuteri.

Adesso si aggrava la posizione degli indagati, in particolare del titolare della ditta che stava svolgendo i lavori che hanno provocato la fuga di gas e la conseguente esplosione. Dovranno ora rispondere d omicidio colposo plurimo.

“La morte del sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini, è una tragedia. Il senso del dovere che lo ha sempre contraddistinto, l’attaccamento profondo alla comunità di cui è stato primo cittadino e la sua fedeltà alle istituzioni non saranno dimenticati. Crestini è un esempio di umanità” ha scritto in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti”

In tanti lo ricordano poi sul suo profilo Facebook come un uomo buono, altruista, generoso e sempre pronto ad ascoltare gli altri. Tra i commenti dopo la notizia si legge:

“Non mi interessano le sue idee politiche,non mi interessa da chi fosse sostenuto, e non voglio saperlo, ma quando penso ad un sindaco penso ad una persona come lui. Ed anche quando penso ad un eroe. Non ci sono parole, solo grazie. Per quello che ha fatto e per aver riacceso la fiducia che un’altra politica, fatta di persone oneste e coraggiose, è possibile. Come il capitano (lui sì) di una nave, con sprezzo del pericolo e consapevolezza del suo ruolo, ha pensato a mettere in salvo tutti, prima che se stesso.
Ancora grazie, Sindaco Emanuele Crestini”

E in effetti questo sindaco si è comportato proprio come farebbe un vero capitano che non abbandona la sua nave e i suoi marinai MAI, tanto meno nel momento del bisogno!

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Francesca Biagioli

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