Strappati dalla natura, rubati dai nidi e trasportati in maniera illegale, in un mercato sempre più fiorente. Parliamo degli uccelli esotici spesso a rischio estinzione che vengono venduti nei mercati indiani, ma adesso la Corte stabilisce che nessuno ha il diritto di tenerli rinchiusi in gabbia.
Strappati dalla natura, rubati dai nidi e trasportati in maniera illegale, in un mercato sempre più fiorente. Parliamo degli uccelli esotici spesso a rischio estinzione che vengono venduti nei mercati indiani, ma adesso la Corte stabilisce che nessuno ha il diritto di tenerli rinchiusi in gabbia.
Sicuramente una sentenza senza precedenti in India, quella in cui un tribunale indiano ha vietato a Delhi, la vendita e la detenzione in gabbia di uccelli esotici, dopo le varie denunce arrivate da People for Animals ( PFA).
Secondo la corte indiana:
“Gli uccelli hanno diritti fondamentali, compreso il diritto di vivere con dignità, e nessuno può essere sottoposto a crudeltà . Pertanto, tutti gli uccelli hanno il diritto di essere liberi e volare nel cielo e nessuno ha il diritto di tenerli in piccole gabbie per scopi commerciali o altro “.
Un’inchiesta aveva documentato lo stato in cui versano gli uccelli in cattività: gabbie minuscole, oltre che la sofferenza dovuta a mutilazioni di ali e coda. La maggior parte entra a far parte di un mercato illegale sempre più fiorente da cui non rimangono immuni neanche le specie protette.
Un numero incredibile di uccelli viene crudelmente trasportato clandestinamente in India oltre frontiere e in condizioni spaventose.
“Gli animali vengono trasportati in bottiglie, nelle valigie, in tubi in PVC, persino nelle mutande”, afferma Ambika Hiranandani, avvocato e attivista per i diritti degli animali. “Sono dentro i calzini, stipati nelle scarpe con becchi chiusi con fascette”, aggiunge Rachel Koyama, esperta di People for Animals.
“Per catturare i pappagalli selvatici, i cacciatori prendono due di loro come esca e li rendono ciechi, vengono poi lasciati su un lenzuolo come richiami vivi. Appena gli uccelli rispondono alla chiamata di aiuto vengono catturati”, dice ancora un’attivista.
I contrabbandieri catturano circa 100 uccelli alla volta e poi li trasportano in diversi paesi, di solito stipati in piccole scatole e lasciati senza cibo o acqua per giorni. È un dato di fatto che circa il 60 per cento degli uccelli muore,, ma quelli che sopravvivono coprono i costi entro poche vendite. Per questo il divieto di detenzione è una buona notizia che va a contrastare questo mercato illegale.
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Dominella Trunfio