Nuoro e dintorni sono invasi dalle cavallette. È allarme in Sardegna dove in questi giorni, complice il caldo improvviso, sono arrivate milioni di cavallette
Nuoro e dintorni sono invasi dalle cavallette. È allarme in Sardegna dove in questi giorni, complice il caldo improvviso, sono arrivate milioni di cavallette.
In alcune cittadine, si cammina su veri e propri tappeti di insetti che stanno devastando le campagne. Finora si parla di 2mila ettari di terreno compromessi, tra Ottana, Iscras Olotana e Orani.
Quest’ultima aveva già fatto i conti anche in passato con un’invasione simile. Era accaduto 16 anni fa quando gli insetti devastarono completamente colture di foraggio, cereali e ortaggi.
Nuoro, invasione di milioni di cavallette. Distrutti 2 mila ettari nelle campagne https://t.co/8W78mr8232 via @quotidianonet
— Coldiretti (@coldiretti) June 9, 2019
“La presenza massiccia degli insetti –scrive Leonardo Salis di Coldiretti Nuoro Ogliastra- sta facendo terra bruciata di pascoli e foraggio ma infastidisce anche le persone invadendo cortili e case coloniche. Giugno e luglio ma anche agosto sono i mesi favorevoli per la loro diffusione; si sviluppano nei terreni incolti, ma poi si spostano anche in quelli coltivati per nutrirsi. Una vera e propria emergenza alla quale, secondo gli esperti, ora non si può rimediare, in quanto qualsiasi trattamento sarebbe poco efficace. Si potrebbero arare i terreni, soprattutto quelli incolti che rappresentano il luogo ideale per proliferare e questo la dice lunga sull’importanza del presidio dei territori svolto dalle imprese agricole”.
Colpa dei cambiamenti climatici
Purtroppo i repentini sbalzi di temperatura e di umidità dovuti ai cambiamenti climatici hanno fatto sì che le città e le campagne fossero imprigionate in bolle di calore, l’ambiente ideale per la diffusione di insetti di ogni tipo insieme alle specie esotiche.
Non solo cavallette: arrivate anche le cimici asiatiche
Se Nuoro è in difficoltà a causa delle cavallette, il Nord Italia sta facendo i conti col caldo improvviso e l’invasione di sciami di cimici asiatiche, che stanno costringendo i cittadini a barricarsi, mentre nelle campagne si contano i danni provocati da questi insetti insaziabili che prendono di mira meli, peri, kiwi, peschi, ciliegi, albicocchi e piante da vivai.
La cimice marmorata asiatica è particolarmente pericolosa per l’agricoltura perché deposita le uova almeno due volte all’anno con 300-400 esemplari alla volta.
“La situazione è difficile in tutto il Nord dal Friuli al Veneto, dalla Lombardia all’ Emilia Romagna fino in Piemonte. La diffusione improvvisa di questi insetti che non hanno nemici naturali è stata favorita dalle alte temperature” spiega Coldiretti.
L’ennesimo danno inflitto dai cambiamenti climatici.
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Francesca Mancuso