Il progetto di potenziamento di una diga a Warragamba, in Australia, per portare acqua a Sidney,preoccupa l'Unesco per il possibile impatto ambientale negativo sulle Blue mountain e sulle terre degli aborigeni
Il progetto di potenziamento di una diga a Warragamba, in Australia, desta preoccupazione tra i consiglieri dell’Unesco. L’innalzamento della diga metterebbe a rischio un importante sito naturale partrimonio mondiale dell’Unesco, causando l’inondazione di migliaia di ettari nell’area delle Blue Mountains, catena montuosa situata a sud-est dell’Australia.
Il progetto ha sollevato critiche anche tra politici e popolazione poiché le inondazioni porterebbero alla perdita di flora, fauna e siti culturali indigeni, causando un vero e proprio disastro ambientale.
La diga australiana che preoccupa l’Unesco
Il World Heritage Centre, organo che fornisce consulenza all’Unesco, ha espresso parere negativo sulla proposta di potenziamento della diga di Warragamba, in Australia.
Il progetto prevede l’innalzamento di un muro di 14 metri che, secondo gli esperti, aumenterebbe il rischio di inondazioni dell’area della catena montuosa. Tali inondazioni avrebbero un impatto negativo su uno dei luoghi naturali dichiarati patrimonio mondiale dall’Unesco.
Le inondazioni interesserebbero il sito naturale delle Blue Mountains e potrebbero portare all’allagamento di mille ettari del sito patrimonio mondiale e di oltre 3500 ettari del parco nazionale circostante.
Non finisce qui: le inondazioni coinvolgerebbero anche i siti culturali aborigeni. Mentre il governo assicura che le eventuali alluvioni sarebbero solo momentanee, gli anziani del luogo e gli archeologi temono di perdere per sempre pietre, arte rupestre e caratteristiche peculiari del territorio e con essi l’intera storia di una comunità.
Centinaia di persone si sono già mobilitate e hanno marciato a Katoomba la scorsa domenica per chiedere al governo di intervenire a protezione dell’area naturale e archeologica.
L’Unesco chiede chiarimenti in merito al progetto della diga
Dopo il parere negativo del World Heritage Centre, l’Unesco ha chiesto chiarimenti sul progetto di innalzamento del muro della diga.
Il piano di potenziamento della diga di Warragamba metterebbe infatti in pericolo la flora e la fauna della zona e le Blue Mountains potrebbero essere inserite nell’elenco dei siti a rischio.
Il World Heritage Centre ha chiesto al governo di fornire dichiarazioni relative all’impatto ambientale del progetto, in seguito alle quali l’Unesco potrebbe decidere di togliere le Blue Mountains dall’elenco dei siti dichiarati patrimonio mondiale.
Contraria al progetto anche la deputata Trish Doyle, membro delle Blue Mountains per il partito laburista, che si è detta poco convinta della proposta. Secondo la deputata, si tratterebbe di un cavallo di Troia per promori immobiliari e ha aggiunto che:
“È una cattiva idea essere spinti da un’industria che di solito mette il proprio profitto a breve termine davanti a buoni risultati per la comunità e l’ambiente, quindi non lo sostengo.”
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Tatiana Maselli