Come ritrovare la felicità con un semplice esercizio da fare ogni sera che vi permetterà di ricordare e concentrarvi sulle esperienze migliori che vi ha regalato quella giornata
Concentrarsi sulle cose positive e riconnettersi con la propria felicità non è sempre un’impresa facile. Potete provare però a sperimentare un semplice esercizio che, ogni sera, vi permetterà di ricordare e concentrarvi sulle esperienze migliori che vi ha regalato quella giornata.
Non si tratta di una tecnica new age ma di un sistema sperimentato in una ricerca scientifica dal titolo “Positive psychology progress: empirical validation of interventions” condotta da Martin Seligman, psicologo americano, insieme al suo team.
L’inventore della psicologia positiva, appunto Seligman, ha testato per diversi anni interventi ed esercizi volti ad aumentare il grado di felicità delle persone scoprendo che alcuni di essi riuscivano a far crescere la sensazione di benessere e diminuire i sintomi depressivi.
Uno di questi è davvero poco impegnativo e possiamo provare a metterlo in pratica ogni giorno con costanza per sperimentarne e verificarne i benefici.
Si tratta semplicemente, una volta arrivata la sera, di annotare 3 cose della giornata che sono andate bene o che vi hanno reso felici. Si possono scrivere un po’ di dettagli ma non c’è bisogno di fare un resoconto completo o di scendere troppo nei particolari.
Perché funziona? La risposta è che spesso tendiamo alla negatività e quindi a concentrarci sulle cose che sono andate male (o non come abbiamo immaginato o desiderato). Rimuginiamo e ci facciamo assalire dalle paure focalizzandoci sui problemi piuttosto che sulle circostanze positive della nostra vita e della nostra giornata.
L’esercizio non è finalizzato a vedere le cose positive nella negatività (che pure ci circonda) ma a concentrarci su ciò che è andato bene, stimolando la memoria ad andare “a pescare” i ricordi migliori e non permettendo a noi stessi di far pesare maggiormente sul piatto della bilancia la parte negativa della nostra vita.
In sostanza quello che dovremmo imparare è, ogni sera, a rivivere i momenti positivi che sicuramente ci sono stati anche nella giornata più nera.
Seligman sostiene che se questo esercizio diventa un’abitudine quotidiana, la nostra vita acquisterà quel pizzico di felicità in più e riusciremo a sentirci maggiormente soddisfatti.
Potete anche “girare” l’esperimento ad altri, stimolando in loro lo stesso cambio di prospettiva. Ad esempio, invece di chiedere ai vostri figli: “come è andata la giornata?” potete sostituire la domanda con “quali sono state le 3 cose migliori della tua giornata?”.
Provare non costa nulla! Impariamo a focalizzarci sul meglio di ciò che ci accade…
Fonte: PubMed
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