Buongiorno cari amici di “C’era una volta…”
Oggi vi propongo un’originalissima fiaba floreale, della giovane e promettente Filomena Di Fazio.
Buona fiaba a tutti…
Non esistono brutti fiori, ma lui era un piccolo fiore insignificante, di un pallido colore violaceo, non abbastanza viola da attirare l’attenzione, né abbastanza elegante nella forma perché qualcuno si fermasse ad ammirarlo.
Questo suo aspetto lo aveva reso timido e introverso, ma nonostante questo non riusciva ad essere invidioso dei suoi fratelli più belli di lui.
Perfino le piccole margherite avevano ai suoi occhi uno splendore ed una bellezza unica col cuore giallo e le splendide candide corolle.
Cercava di nascondersi dietro ogni stelo d’erba che gli capitava perché si vergognava di essere così com’era ed aveva sempre la corolla china verso terra perché non voleva incontrare lo sguardo pietoso degli altri fiori che si pavoneggiavano nei loro colori e nelle loro splendide forme o profumi.
Logicamente nemmeno a pensare che avesse un buon profumo, a volte pensava di essere uno scherzo di Madre Natura.
Quando gli dissero che ci sarebbe stata la Festa del Fiore di Primavera lì nel suo prato, pianse tutta la notte. Pregò di riuscire a seccarsi prima o che qualcuno inavvertitamente lo schiacciasse. Non poteva e non voleva partecipare a quell’evento.
Gli avevano raccontato che le api, le farfalle e gli uccelli avrebbero votato il Fiore più bello del prato, dopo averli presentati a tutti assegnando loro un numero per la gara. Già immaginava l’umiliazione che avrebbe subito, lui l’insignificante, il brutto piccolo fiore.
Lo sentì piangere il bruco che si stava arrampicando sul suo stelo e gli chiese la ragione di tanto dolore. Il piccolo fiore, al colmo della tristezza, confessò quello che stava accadendo, ma ricevette come consolazione solo un ” Mi dispiace!” di circostanza prima che il bruco si allontanasse.
Giunse il giorno della Fiera e l’Ape Segretaria iniziò dal fondo del prato a presentare tutti i fiori e ad assegnare a ciascuno di loro il numero progressivamente. Il piccolo fiore era diventato ancora più brutto perché aveva pianto tutta la notte ed i suoi petali erano ora anche sgualciti.
Ormai l’ape era ad una fila prima di lui, tra poco sarebbe arrivata, ma ecco improvvisamente si posò su di lui, con tocco leggero, una splendida farfalla dai colori meravigliosi. La sua grandezza avvolgeva tutto il fiore e sembrava essere la sua corolla. Quando l’Ape Segretaria giunse al piccolo fiore esclamò
“Che splendido fiore, non ho mai visto una specie così – poi aggiunse rivolta al piccolo fiore – come ti chiami?”
Il piccolo fiore era rimasto senza parole, ma i fiori vicini a lui dissero tutti insieme
“Si chiama il FioreFarfalla, non ne hai mai sentito parlare?”
“No, mai” rispose l’Ape e quelli continuarono
“Cresce solo in questo prato”
L’Ape si rivolse allora a tutti dicendo ” Sarete d’accordo con me se quest’anno il premio lo diamo a questo nuovo fiore?” E tutti gli uccelli, le farfalle e soprattutto i fiori di quel prato dissero
“Sì certo! Lo merita proprio” E così premiarono il FioreFarfalla come Fiore della Primavera. Quando la festa fu terminata, il piccolo fiore si rivolse alla bellissima farfalla dicendole
“Perché lo hai fatto?” e si sentì rispondere
“Non ti ricordi di me? Io sono il bruco a cui hai confessato il tuo dolore. Io e i tuoi fratelli fiore abbiamo pensato che meritavi questo perché non sei mai stato invidioso ed hai sempre voluto bene a tutti”
“Grazie, è stato bellissimo, ma non mi sembra giusto perché hanno premiato solo un piccolo brutto fiore”
“Sei sicuro? – disse la farfalla e così dicendo si spostò dalla corolla del fiore dicendo – Guardati!” Il piccolo fiore si specchiò in una pozzanghera vicina e quale non fu la sua sorpresa quando vide i suoi petali colorati degli stessi colori della farfalla che l’aveva ricoperto
“Ma come è possibile?” chiese stupito
“Ti ho lasciato impressi i miei colori, ora sei veramente il FioreFarfalla. Come vedi il premio l’hai meritato”
Tutti risero, anche le altre farfalle , le api e gli uccelli che da quel giorno raccontarono la sua storia per il mondo intero.