Nel Tantra si parla di un albero, Kalpa Vriksa, che ha sede proprio un po’ sotto il cuore, sede dei nostri desideri.
Un racconto indiano parla di un povero uomo stanco e affamato che, sorto in lontananza un albero, decide di sostare per godere della sua ombra. Giunto sotto le sue fronde pensa “ora che sto godendo di questa meravigliosa ombra, mi piacerebbe bere un po’ di acqua fresca”. Il viandante si era fermato ai piedi del grande albero dei desideri! Ecco dunque apparirgli, fra le radici dell’albero, una piccola fonte d’acqua. Incredulo, ma contento l’uomo soddisfa la propria sete, ma dentro di sé pensa “come sarebbe bello avere anche del cibo!“.
Alzando gli occhi scorge che i rami sopra di lui sono carichi di grossi e profumati frutti che non esita a raccogliere per soddisfare la sua enorme fame. Sazio, ha ancora un desiderio: avere un comodo giaciglio che, subito, scorge tra le radici dell’albero. Si addormenta beato, ma nel pieno della notte, quando tutto attorno diventa buio e inquietante, un altro pensiero, dettato dalla paura, lo assale: “e se qui ci fossero delle tigri? Mi sbranerebbero!“. E così accade.
Attenzione dunque a ciò che si desidera: esprimiamo i nostri desideri col cuore puro, aperto e privo di egoismi. Meditiamo sulla capacità di essere noi stessi i creatori degli eventi che si determinano attorno a noi.
Il Tantra Yoga insegna che dipendiamo dai poteri della nostra coscienza e non da fattori esterni quali il destino o le circostanze della vita, quindi attenzione a ciò che si pensa, perchè potrebbe accadere.