C’erano una volta… le Erbe aromatiche

Cari amici di “C’era una volta”, la fiaba che vi propongo oggi profuma di buono. Infatti, protagoniste del nostro racconto sono le erbe aromatiche.

Quanto più si va indietro nella storia dell’umanità, tanto più si può constatare che il consumo di piante aromatiche ha sempre fatto parte del quotidiano dell’uomo. È verso la fine del paleolitico, con la comparsa degli utensili da cucina che l’uomo comincia ad utilizzare le erbe aromatiche fino a dar loro quell’importanza che esse hanno attualmente nella nostra alimentazione.

E’ stupefacente come la semplice presenza delle erbe in una pietanza possa modificarla a tal punto da farci venire l’acquolina in bocca al solo sentirne il profumo!

Ma vediamo insieme come queste preziose erbe si riveleranno un vero toccasana per il protagonista della nostra storia…

C’erano una volta… le Erbe Aromatiche

In un altro regno, c’era una volta un giovane principe. Egli era un ragazzo molto intelligente che passava tutto il suo tempo nella sua camera dove tra libri, mappe e documenti antichi studiava la storia di tutto il mondo. Non usciva mai. Perciò, nonostante la sua giovane età, aveva una pelle così grigia e secca che lo faceva sembrare un uomo invecchiato. Tutti si lamentavano perché questo principe avrebbe dovuto, un giorno, diventare Re, ma nessuno voleva un Re che – pur essendo molto sapiente – non si faceva mai vedere e che sembrava un mezzo morto.

Nessuno riusciva a farlo uscire; egli non apriva neanche la finestra per farsi vedere e i suoi genitori erano disperati perché era figlio unico e gli volevano molto bene.

Intorno al castello vi era un giardino, curato da una giardiniera bella, ma anche molto curiosa. Lei non aveva mai visto il principe, ma quando ne udì la storia, provò un grande interesse e decise che lo avrebbe visto ad ogni costo. Essendo molto furba, si inventò un trucco e ricorse ad uno stratagemma. Ogni mattina ella metteva sotto la finestra del principe dei vasi con piante aromatiche particolari il cui profumo era così forte da penetrare persino il vetro delle finestre.

Così, il principe, sentendo tra le sue pagine polverose ed ingiallite quell’odore sconosciuto e non potendosi più concentrare, pensò che l’odore fosse nella sua camera e pensò, quindi, di farlo uscire. Ma, al contrario, accadde che aprendo la finestra, tutto il profumo intenso delle erbe entrò nella stanza. Nel guardare da dove proveniva quella fragranza, vide la giardiniera. Non aveva mai visto una ragazza vera, e poi così bella, poiché conosceva il mondo soltanto attraverso le immagini dei suoi libri. Pensò che fosse lei ad emanare quell’odore così intenso – si vede che anche le persone più intelligenti, a volte, si possono dimostrare un po’ sciocche!- chiuse, però, subito la finestra e tornò ai suoi studi.

La giardiniera, caparbia, cambiava ogni notte la composizione dei vasi cosicché all’indomani penetrava un odore diverso nella stanza del principe, il quale, già un po’distratto e meno concentrato, apriva la finestra e sentiva un altro odore forte, ma vedeva la stessa ragazza.

Ogni giorno si ripeteva lo stesso gioco e lui riusciva a concentrarsi sempre meno mentre si distraeva sempre di più finché prese l’abitudine di aprire subito la finestra per sentire il profumo nuovo e poi mettersi a studiare. Infine chiese alla giardiniera: “Dimmi, come fai ad avere ogni giorno un profumo diverso?” Rispose, ridendo, la giardiniera: “Non sono mica io, sono le mie piantine ad avere questi aromi delicati. Dovresti scendere, per sentirli meglio!” – E, con la sorpresa di tutti, il principe lasciò i suoi libri ed uscì per la prima volta dalla sua camera. Qualcuno dice che avrebbe dato subito un bacio alla giardiniera, o forse no, chissà! Visto però che da quel giorno, ogni mattina, scendeva in giardino, probabilmente il motivo non saranno stati soltanto gli aromi delle erbe. Vero è che da quel giorno la sua pelle si abbellì sempre più ed egli si trasformò in un principe degno di diventare Re.

principe

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