Risparmio idrico domestico: possiamo fare di più?

Come ridurre il consumo di acqua a casa?

Risparmia l’acqua con piccoli gesti!

Quante volte l’ho detto, personalmente e per lavoro? Tantissime. E spesso le risposte erano di questo tipo: “ma noi non siamo in emergenza idrica, se risparmio l’acqua mica posso portarla in quelle zone dove non ce l’hanno!”

Poi arriva il 2017, e l’emergenza idrica diventa realtà anche per noi.

Anche per chi vive in una grande città come Roma, dove abbiamo rischiato di vederci chiudere i rubinetti per far fronte alla mancanza di acqua.

E allora, le obiezioni diventano altre: “la rete è un colabrodo!” (verissimo, la media nazionale di perdite di rete supera il 38%, non lo scopriamo di certo ora), “l’agricoltura consuma tantissima acqua!” (vero, il settore agricolo incide per quasi il 70% dei prelievi idrici, e molta acqua dispersa dipende da sistemi di irrigazione decisamente poco efficienti, non lo scopriamo di certo ora), “chiudiamo le fontane!” (lo dico spesso anche io, di mettere dei rubinetti ai famosi nasoni e non ho mai capito le varie obiezioni che si portano contro questa soluzione – furti dei rubinetti, inciviltà, movimento dell’acqua per evitare la stagnazione e quindi l’accumulo di batteri…).

Sono tutte obiezioni giuste (rimane il punto di domanda sulle fontane), questioni che vanno affrontate da governo, amministrazioni locali, società che gestiscono i servizi pubblici.

Ma rimane il fatto che ognuno deve fare la sua parte. Siamo pur sempre un paese in cui si consumano 245 litri a testa al giorno (dati Istat 2017). Non mi piace lamentarmi di quello che non fanno le istituzioni se io stessa in prima persona non faccio quello che devo fare come cittadino. E quindi, continuo a fare quello che ho sempre fatto per non sprecare acqua inutilmente, e se possibile cerco di capire come risparmiarne ancora di più.

Oltre ad aver installato il doppio pulsante per lo scarico del wc e i riduttori di flusso su tutti i rubinetti, ho sempre un catino in bagno, con cui raccolgo l’acqua della doccia (quella fredda in attesa che diventi calda) o l’acqua in cui mi sciacquo velocemente le mani. Quell’acqua la butto nel wc, che non scarico ogni volta che lo uso, non è sempre indispensabile. Ho un catino anche nel lavello della cucina, anche lì raccolgo l’acqua e la uso nel gabinetto. Cerco anche di accumulare un po’ di piatti da lavare, ho visto a occhio proprio usando il catino che così consumo meno acqua. Cerco anche di non sciacquare mille volte i piatti (serve proprio lavare e rilavare una tazzina del caffè? Faccio questo esempio perché l’ho visto, in ufficio, di recente, ovviamente con l’acqua aperta che scorre inutilmente.) Quando faccio la doccia in estate prima mi bagno, poi chiudo l’acqua, mi insapono, poi la riapro per sciacquarmi. Ovviamente l’acqua non scorre quando mi lavo i denti, si usa solo per inumidire lo spazzolino e poi per sciacquarsi la bocca. Così come le lavatrici si fanno a pieno carico, per quantità minori metto a bagno i panni con il detersivo, poi sciacquo e in lavatrice vanno solo per una strizzata.

C’è altro che posso fare? Idee?

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