Copenaghen la riqualificazione verde di un quartiere diventa occasione per arginare le conseguenze dei cambiamenti climatici.
Copenaghen ha da tempo messo in atto una serie di politiche nel suo percorso di trasformazione in smart-city e in città più sostenibile. Il concetto di sostenibilità perseguito è quello di sviluppare interventi che oltre a rendere più verde e pulita la città, siano finalizzati ad aumentare la qualità della vita dei suoi cittadini. Il progetto di riqualificazione urbana del quartiere di San Kjeld Neighbourhood, si colloca proprio in questa direzione, proponendo una pianificazione che ha come obiettivo quello di mettere in atto una serie organica di azioni per affrontare e risolvere le conseguenze dei cambiamenti climatici.
In questo modo è possibile intervenire su due fronti contemporaneamente: la riqualificazione urbana, creando spazi urbani suggestivi, e la gestione del territorio e delle acque in eccesso. L’adattamento ai cambiamenti climatici e lo sviluppo di un polo di attrazione della città diventano due facce della stessa medaglia.
Il progetto ha avuto inizio nel 2012, concentrandosi su Piazza San Kjeld,Tåsinge Square e Bryggervangen. L’obiettivo è quello di aprire ufficialmente le prime piazze nel 2015 in occasione di una conferenza internazionale sull’adattamento ai cambiamenti climatici che si svolgerà a Copenaghen. Il progetto si propone come modello di soluzioni per l’adattamento climatico che possano servire da fonte di ispirazione per la creazione di spazi verdi e il miglioramento urbano in tutte le città di tutto il mondo.
Lo studio Tredje NATUR, che cura il progetto, ha concentrato il proprio lavoro sull’ottimizzazione di Piazza San Kjeld, Tåsinge Square e Bryggervangen sulla base di un’analisi delle condizioni urbane esistenti e potenziali. Si tratta di un lavoro complesso, che prende in considerazione molti aspetti, tra cui:
- scelta dei luoghi soleggiati in cui realizzare le aree verdi;
- definizione di strategie per creare luoghi d’incontro e ricreativi nelle aree in disuso;
- studio del flusso del traffico e ottimizzazione soluzioni delle rete stradali;
- studio delle infrastrutture esistenti (fogne, tubi acqua, cavi elettricità, internet ecc) che possono essere di intralcio alla realizzazione degli spazi verdi;
- studio del flusso naturale delle acque e ottimizzazione della gestione dei canali di acqua.
L’obiettivo è quello di trasformare, il 20% della superficie coperta in aree verdi e fare in modo che il 30% dell’acqua piovana sia gestita localmente evitando così che finisca nelle fogne, trovare le soluzioni più innovative ed efficaci per l’adattamento climatico degli spazi urbani e dei cortili privati insieme ai residenti del quartiere.
In un momento come questo, dove l’attualità ci riporta quasi giornalmente notizie di città sconvolte dalla forza dell’acqua, di morti e dispersi, questo esempio ci può essere d’aiuto per capire che la strada che dobbiamo percorrere è quella di cercare tutti insieme delle soluzioni efficaci per adattarci ai cambiamenti climatici e alle loro conseguenze, cercando di diventare artefici di un nuovo e più consapevole cambiamento, che ha come punto di partenza la conoscenza e la comprensione, da parte dei singoli cittadini, di queste nuove dinamiche.
immagini/studio TREDJE NATUR