A Cateura i rifiuti si trasformano in strumenti musicali

La questione dei rifiuti solidi urbani, il loro stoccaggio e il loro smaltimento, si sa, è uno dei grandi temi che l’epoca moderna deve affrontare. In tutte le parti del mondo le discariche aumentano e i problemi ambientali e sociali legati alla loro cattiva gestione crescono esponenzialmente con esse. Ma a Cateura, città costruita su una discarica alla periferia di Asunción, capitale del Paraguay, i rifiuti sono diventati lo strumento per il riscatto sociale dei più deboli, i bambini, grazie all’Orchestra degli Strumenti Riciclati.

Attualmente si stima che nella discarica di Cateura, dove vengono depositati ogni giorno 1,5 tonnellate di rifiuti, lavorino 500 gancheros (riciclatori), che attraverso la raccolta diferenziata manuale dei rifiuti separano plastica e alluminio per rivenderli a poco prezzo. I gancheros e i loro figli vivono in baraccopoli, chiamate Bañados, che occupano le paludi tra Asunción e il fiume Paraguay, e anche se il paese sta conoscendo una rapida crescita economica, quasi un terzo della sua popolazione vive al di sotto della soglia di povertà.

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Nel 2006 Favio Chávez, ideatore e attuale direttore dell’orchestra, ha iniziato a lavorare presso la discarica come tecnico, aiutando i riciclatori nella classificazione dei rifiuti. Da sempre appassionato di musica e già maestro di una orchestra giovanile a Carapeguá, ha dato vita all’Orchestra degli Strumenti Riciclati, pensando che fosse il modo migliore per togliere i figli e le figlie dei gancheros dalla discarica.

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Data la scarsità di risorse delle famiglie, in un luogo in cui il prezzo di un violino è superiore a quello delle case, non era possibile assegnare degli strumenti tradizionali con il rischio che venissero rivenduti, così Chávez ha pensato di utilizzare la risorsa più abbondante del luogo: i rifiuti.Dopo vari esperimenti Chávez e i suoi collaboratori, hanno scoperto che alcuni materiali si prestavano alla perfezione per avere una buona resa del suono e una buona resistenza delle corde. Così hanno ottenuto strumenti economici e alla portata di tutti grazie al riciclo di vari materiali tra cui barili di petrolio, teglie di metallo, listelli di vecchio legno.

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Ora, con l’aiuto dei colleghi, Chávez, che insegna musica da quando aveva 13 anni, utilizza questi speciali strumenti per insegnare in una classe di circa 70 bambini. Ma l’obbiettivo di Chávez, non è semplicemente quello di insegnare la musica, ma piuttosto quello di trasmettere ai piccoli, attraverso essa, una nuova visione del mondo e della vita, che possa aiutarli ad uscire dalla condizione di povertà. Attraverso lo studio della musica, infatti, i bambini imparano l’impegno costante e la pianificazione, concetti fondamentali in situazioni dove l’impellenza delle necessità quotidiane porta a vivere alla giornata e a trascurare lo studio e la formazione. Inoltre l’orchestra che ha suscitato un grande interesse in tutto il mondo, oltre ai concerti nel Sud America, ha avuto la possibilità di esibirsi in varie parti del mondo, tra cui Amsterdam, Stati Uniti, Canada, Giappone. Un’esperienza importate per i bambini che hanno avuto così la possibilità di conoscere altri paesi e altre visioni della vita, dove le discariche non sono posti in cui vivere e giocare.

(Photo/Jorge Saenz)

 

 

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