Ancora una volta l’arte, con una sua protagonista femminile, prende il megafono per lasciare una traccia sui muri. In occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, Hyuro, famosa street artist argentina, cerca di rompere l'invisibile prigione di indifferenza in cui è rinchiusa la nostra società.
La violenza sulle donne è una ferita che non riusciamo a sanare. Nonostante siano passati anni, generazioni e leggi, ancora oggi milioni di donne subiscono violenze di ogni tipo. Non solo nei Paesi arabi o nel Terzo Mondo, dove ancora sono permesse pratiche come mutilazioni genitali o lapidazione, ma anche nei Paesi occidentali.
Tutto avviene sotto gli occhi di una società sempre più indifferente. Ed è proprio questa prigione invisibile dell’indifferenza che Hyuro, famosa street artist argentina, cerca di rompere. Protagonista di una bella iniziativa, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne: 25 Novembre STOP VIOLENCE AGAINST WOMAN.
Ancora una volta l’arte, con una sua protagonista femminile, prende il megafono per lasciare una traccia sui muri del sud pontino. Ad ospitare gli interventi saranno Formia e Terracina, due città del litorale laziale che da diversi anni ospitano il festival di street art Memorie Urbane, organizzato da Turismo Creativo.
Il 2012 era stato l’anno di Alicé che, con i suoi volti femminili diffusi in maniera virale sulle cabine dell’elettricità, ha letteralmente tappezzato la città di Terracina di una solare e colorata indicazione a cambiare rotta, ad abolire la violenza e a promuovere una sempre maggiore sensibilità verso il genere femminile, troppo spesso vittima di abusi e soprusi.
Quest’anno è stata invitata Hyuro con il suo immaginario intimo e personale, ed un linguaggio visivo dall’impressionante veridicità umana che consente l’immedesimazione dei fruitori più disparati. Hyuro prova con il suo lavoro in strada a fare breccia su questa tematica tanto scottante, già trattata in più occasioni nel suo tradizionale lavoro sul genere femminile e le sue problematiche.
Abbiamo incontrato Davide Rossillo, Presidente di Turismo Creativo e Project Manager di questo evento, e ne abbiamo approfittato per fargli qualche domanda:
– Ciao Davide, da dove nasce l’idea di usare la street art come strumento per veicolare messaggi di tipo etico?
Lo scorso anno è partita questa idea di sensibilizzazione al 25 novembre, far conoscere questa giornata mondiale ad un pubblico più vasto possibile, per questo abbiamo pensato di invitare Alice Pasquini a lasciare dei volti di donna con la scritta 25 novembre sulle cabine enel di Terracina, volevamo, in modo virale far conoscere o domandarsi qualcosa in più rispetto alla data. Quest’anno con le amministrazioni di Formia e Terracina abbiamo trovato due muri molto importanti da dedicare al Giornata contro la violenza sulla donna, e Hyuro mi è sembrata l’artista più adatta ad interpretare la condizione femminile, una delle più importanti street artist del pianeta ha accettato l’invito e lascerà due segni molti importanti nel basso Lazio.
– Non è semplice organizzare eventi come questo..
Innanzitutto sono necessari i permessi per intervenire sui muri. Ma sicuramente la raccolta dei fondi è la parte più complicata.
– Di cosa avete bisogno?
Cerchiamo il sostegno del pubblico che molto spesso è vicino ed interagisce con noi durante gli interventi, vorremmo che queste persone che sono sensibili all’intervento e che tra virglolette usufruiscono dell’intervento diano una mano alla realizzazione dell’opera: su www.25novembre.org potete darci una mano.
– Avete attivato un servizio di crowfunding..
Si, ed è bello vedere quanto le persone siano interessate all’arte, dando anche piccoli contributi. Le maggiori soddisfazioni arrivano quando il crowdfunding avanza, e sopratutto quando la gente è partecipe e viene a sostenerti, a portarti un caffè o un bicchiere di vino. Con questo tipo di interventi per strada si riesce a capire anche la reazione della popolazione all’arte, ormai sempre più chiusa nei musei, e a disposizione di pochi. L’azione spesso difficile dell’artista e degli organizzatori rispetto ad un pubblico genuino poco preprato è veramente qualcosa di unico e surreale. Lo consiglio, se riuscite a venire sotto i nostri muri, ne sarete testimoni. Vorrei ricordare anche l’altro progetto che stiamo portando avanti in questo autunno inattesa art at the bus stop www.arteinattesa.it dove abbiamo coinvolto 4 città del basso lazio Itri, Formia, Gaeta e Terracina ed 12 artisti contemporanei andranno ad intervenire su 24 pensile nelle città coinvolte.
E’ possibile partecipare in prima persona a questo progetto, finanziando l’iniziativa e diventando promotori di un messaggio speciale contro la violenza sulle donne. Lasciando un piccolo contributo si possono ricevere dei bellissimi regali, tra cui anche un’opera originale dell’artista.
Sul sito www.25novembre.org sono disponibili tutte le info.