La salvia è da sempre associata al femminile ed è un'alleata preziosa delle donne in particolare per quei piccoli o grandi disturbi che ogni mese possono comparire in concomitanza del ciclo mestruale ma anche nell'età della menopausa
Vi siete mai chiesti da dove viene il nome salvia? Ebbene deriva dal latino “salvo” ovvero guarisco, sano e questo già la dice lunga sulle aspettative che anticamente si avevano su questa pianta in grado, secondo i Galli, di guarire praticamente tutte le malattie in particolare quelle che comportavano febbre e tosse.
In effetti la salvia, apprezzata anche dai Romani e dalla medicina cinese e ayurvedica, ha diversi principi attivi e dunque proprietà ma va utilizzata con cautela perché, come molte altre erbe, un uso eccessivo e improprio può diventare pericoloso.
La salvia è da sempre associata al femminile ed è un’alleata preziosa delle donne in particolare per quei piccoli o grandi disturbi che ogni mese possono comparire in concomitanza del ciclo mestruale ma anche nell’età della menopausa. Gli effetti di questa pianta sul benessere delle donne sono dovuti in particolare all’azione di alcuni flavonoidi che aiutano a riequilibrare il sistema ormonale. Utile la salvia ad esempio in caso di amenorrea perché favorisce la comparsa del ciclo e allo stesso tempo aiuta ad alleviare crampi e dolori, non solo quelli dovuti al ciclo ma anche alla sindrome dell’intestino irritabile.
Per quanto riguarda la menopausa, l’effetto positivo della salvia è soprattutto nell’alleviare il fastidioso problema delle vampate di calore. Utile poi anche in caso di ritenzione idrica, emicranie (in particolare se a provocarle sono appunto ciclo o menopausa) e problemi dell’apparato respiratorio soprattutto in presenza di catarro.
Il modo più semplice per utilizzarla è avere una bella piantina in giardino o sul balcone da cui poter staccare le foglie per prepararsi un infuso semplicemente mettendo 4/5 foglie di salvia in 1 tazza d’acqua bollente, lasciandole in infusione per circa 5 minuti per poi filtrarle e bere la tisana magari aggiungendo un cucchiaino di miele (soprattutto se si utilizza per problemi di tosse o febbre, in questo caso con lo stesso infuso si possono fare anche dei gargarismi). La tisana di salvia, che si può acquistare anche in erboristeria o preparare da soli seccando le foglie della pianta prima della fioritura, è perfetta poi in caso di cattiva digestione e per i problemi più comuni della donne sia in età fertile che non. Ottima anche in caso di diabete dato che alla salvia è stato riconosciuto un buon effetto ipoglicemizzante.
Per quanto riguarda l’olio essenziale di salvia, questo si può utilizzare ad esempio per fare un bagno caldo, aggiungendo 5/6 gocce ai sali da bagno o a un bagnoschiuma neutro oppure, in caso di crampi mestruali, diluire 1 o 2 gocce in olio di mandorle dolci o altro olio vegetale per fare dei massaggi nella zona addominale o ancora diffondere 4/5 gocce nell’ambiente per avere un effetto rilassante sulla psiche e sul corpo.
Attenzione però, non va mai preso per uso interno né utilizzato sia pure esternamente durante la gravidanza.
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