Curitiba,il primo esempio di smart-city
La città di Curitiba può essere considerata il primo esempio di smart city al mondo. Il suo percorso di trasformazione inizia negli anni 70 grazie alla lungimiranza del sindaco Lerner, architetto ed urbanista, il quale era convinto che la città dovesse essere pensata e pianificata in funzione dei suoi abitanti. La forza trainante dell’operato di Lerner è stata quella di aprire la strada ad una serie di azioni volte a promuovere ed incentivare la sostenibilità sociale, ponendo l’uomo e le sue necessità al centro dello sviluppo urbano.
Ma partiamo dal principio. Curitiba è situata nell’altipiano di Panarà, in Brasile, a 1000 metri sopra il livello del mare, con circa due milioni e mezzo di abitanti. Tra gli anni ’50 e gli anni ’90 ha conosciuto una crescita esponenziale delle sua popolazione e una trasformazione da centro agricolo a polo commerciale ed industriale. Questa trasformazione è stata vista come un’opportunità per risolvere in modo sostenibile i problemi dovuti al caos urbanistico creato da una crescita così sostenuta. Così il pericolo inondazioni, la congestione del traffico e l’inquinamento da esso derivante, la mancanza di spazi verdi, i rifiuti, si sono trasformati da problemi in opportunità. La città si distingue per la presenza di un sistema di trasporto pubblico efficiente e pulito, spazi verdi pubblici curati e fruibili liberamente dalla popolazione e un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti che coniuga i principi delle tre r (ridurre,riciclo,riuso) alla sostenibilità sociale.
La mobilità
Curitiba è stata la prima città ad avere sviluppato il BRT (Bus Rapid Transit).
Il BRT può essere definito come una “metropolitana di superficie”, infatti, combina la capacità di carico e la velocità di una metropolitana con la flessibilità, il costo e la semplicità di un sistema di bus cittadino. I principi di base sono gli stessi della metropolitana: corsie preferenziali per gli autobus, una rapida discesa e salita, un semplice sistema di biglietti pre-pagati, ma con costi di progettazione e realizzazione certamente inferiori rispetto ad una linea metropolitana tradizionale.
Le necessità primarie erano quelle di ridurre il traffico e l’inquinamento atmosferico, così si è scelto di adeguare la rete viaria alle esigenze dei cittadini, creando una serie di arterie dedicate al transito esclusivo degli autobus, incanalando la circolazione dalla periferia verso il centro, dove molte aree sono pedonalizzate, creando un sistema gerarchizzato di mezzi. La frequenza dei mezzi è di circa 90 secondi, circa il 70% della popolazione sceglie di utilizzare il trasporto pubblico lasciando a casa la macchina.
Il verde pubblico
Oltre ad un trasporto pubblico sostenibile, la città può vantare una media di spazi verdi pro capite molto al di sopra degli standard richiesti dalle Nazioni Unite. Gli spazi verdi pubblici sono infatti pari a circa 55 mq a cittadino, utilizzano piante autoctone ottenendo un sistema di argini naturali riducendo, così, il pericolo di inondazione dei fiumi che attraversano la città.
I rifiuti
Curitiba è inoltre un esempio virtuoso nel campo della raccolta dei rifiuti, raggiungendo una soglia di riciclo pari al 70%. I rifiuti vengo trasformati in energia completando il fabbisogno della città che in buona parte è soddisfatto dalle fonti rinnovabili. Un’altra particolarità è il sistema di baratto tra spazzatura e generi alimentari. I cittadini sono incaricati di mantenere puliti i quartieri consegnando i sacchi di rifiuti, in cambio alle famiglie è fornita una quantità di generi alimentari proporzionali al peso della spazzatura, in questo modo anche le famiglie più bisognose riescono a trovare una fonte di sostentamento.
Certamente Curitiba rappresenta un modello virtuoso di pianificazione urbana rispetto ai paesi dell’America latina e non solo.