Etichette: leggere bene le istruzioni per il riciclo

Se tutti facessero così, come nella foto, fare la raccolta differenziata sarebbe una passeggiata. In posa nella foto è una bottiglia di latte fresco, che sull’etichetta riporta la scritta:

Metti la bottiglia ed il tappo nella raccolta differenziata della plastica.

Così è facile! Etichette di questo tipo sono sempre più diffuse (avevamo già visto la confezione dello yogurt con istruzioni simili). Ci rendono la nostra vita di cittadini ricicloni un po’ più facile, anche se in realtà non vanno sempre prese per oro colato.

Ho sempre giudicato queste etichette in modo molto positivo, considerandole un servizio utile e ambientalmente ammirevole, tanto da chiedermi “ma perché non lo fanno tutti?”. Fino ad oggi, quando ho letto su uno dei miei blog preferiti che questo tipo ti etichette viene annoverato tra le azioni di “green washing” più adottati dalle aziende. Piccoli gesti simbolici come questo costano pochissimo, ma hanno un grandissimo ritorno economico. Fanno sembrare al consumatore che l’azienda è particolarmente attenta all’ambiente, anche se in realtà, oltre a facilitarci nella raccolta differenziata non fa proprio niente per ridurre il suo impatto. Ma noi a quel punto ci siamo distratti e siamo caduti nella trappola. Fantastico. Ringrazio comunque per le informazioni. O forse non dovrei?

Ricordiamoci le semplici regole per una corretta raccolta differenziata. La prima ci ricorda di verificare con il proprio comune cosa si ricicla (e come) nella propria città. Mi è capitato di leggere su confezioni di poliaccoppiato (il più comune Tetrapak, ma magari non prodotto dall’omonima azienda) che la confezione si butta nell’indifferenziato, quando in realtà non è sempre così, anzi spesso lo si ritira insieme alla carta. Insomma non ci sono sempre regole certe e universali. E spesso non ci sono nemmeno etichette con informazioni complete. Per esempio, la bottiglia in questione ha una terza componente, l’etichetta. Di cosa è fatta? Dove si butta? È della stessa plastica della bottiglia? Non mi pare, si tratta di un foglio molto sottile, al tatto quasi metallico, non riconosco il materiale. A leggere quanto scritto, la butterei nel secchio della plastica. Ma per precauzione la levo e la butto nell’indifferenziato, con il dubbio di mandare in discarica una piccola quantità di preziosa risorsa riutilizzabile. Ci voleva tanto aggiungere una riga in più sull’etichetta e darmi davvero una informazione utile e completa?

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