Il Feng Shui attribuisce ai cactus in casa un valore al di là di quello ornamentale. Ecco i benefici che non ti aspetti di tenere queste piante grasse dentro la propria abitazione. A patto di collocarle nelle stanze giuste.
Il Feng Shui attribuisce ai cactus in casa un valore al di là di quello ornamentale. Ecco i benefici che non ti aspetti di tenere queste piante grasse dentro la propria abitazione. A patto di collocarle nelle stanze giuste.
I cactus sono piante grasse molto apprezzate dal punto di vista ornamentale, ma a quanto pare, oltre che belli, sono terapeutici. A dirlo è il Feng Shui, da “vento”(feng) e “acqua”(shui), l’antica disciplina cinese che insegna a vivere in armonia con gli ambienti domestici, rendendoli un luogo di benessere fisico e mentale. Per riuscirci, il Feng Shui lavora sul QI, l’energia vitale, cercando di equilibrare le energie dell’ambiente abitativo con quelle della natura.
Ma in che modo i cactus, secondo questa famosa disciplina, contribuiscono ad armonizzare gli ambienti domestici? Da un lato grazie alla loro energia “Yang”, condivisa con tutte le piante, a cui si attribuiscono la capacità di pulire casa e di neutralizzare le energie negative, dall’altro grazie alle spine. Queste ultime servirebbero infatti a proteggere l’ambiente da interferenze esterne indesiderate o negative. E il loro potere è tale da garantire la stessa protezione a chi vive nei paraggi. Insomma, il cactus simbolicamente è assimilabile a un vero e proprio guardiano! In più, le spine incoraggiano le persone ad andare oltre i propri limiti e insegnano l’importanza dei no, quando necessari.
Un’ulteriore qualità del cactus la si deve all’acqua che immagazzina al suo interno. L’acqua, nel Feng-shui, è uno dei cinque elementi fondamentali, simbolo dei sentimenti, di morte e rinascita, permeata di energia Yin. Passiva, ricettiva, purificante, adattabile, resistente, è molto forte anche se appare debole. Simbolicamente è associata al flusso della vita, dei pensieri e delle parole, all’inconscio e all’interiorità. Ecco allora che il cactus, contenendo grandi quantità di questo elemento, ci aiuta a familiarizzare con la nostra forza interiore e con le nostre emozioni.
Ma proprio in virtù del suo immenso potere, è una pianta “a doppio taglio”, non a caso considerata da alcune tradizioni popolari di cattivo auspicio. Difatti le spine assomigliano a piccole frecce appuntite, che “sparano” energia in modo diretto nello spazio circostante. E che, di conseguenza, possono provocare uno stato di irritabilità. Per questo la pianta non va collocata vicino a parti del corpo delicate, per esempio in corrispondenza del viso, oppure di fronte al divano o a una poltrona. D’altra parte, se in ufficio protegge dalle radiazioni dei dispositivi elettronici, è meglio posizionarla a terra e non sul tavolo.
Ottima l’idea di sistemare i cactus sul balcone, in giardino, di fronte alla porta di casa o vicino alle finestre, in virtù del loro potere protettivo. Da evitare la cucina e la sala da pranzo, dove rompono le energie positive creando un’atmosfera irrequieta. Stessa raccomandazione vale per la camera da letto, perché il cactus non concilia il buon riposo, a differenza delle piante con foglie arrotondate.
In camera diffonde Sha Qi, energia tagliente. Si tratta di un’energia negativa veicolata, fra le altre cose, da oggetti appuntiti che si protendono nello spazio, come le spine. Nella concezione del Feng shui il cosiddetto QI, l’energia vitale, si divide infatti in varie tipologie: si parla di Sheng Qi se porta armonia, e di Sha Qi se crea disturbo.
Insomma, il cactus è una pianta che può offrire molto in termini di protezione, ma che può rivelarsi dannosa se collocata nelle stanze sbagliate. Parola di Feng Shui!
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