Vuntut Gwitchin è la prima nazione indigena a dichiarare l’emergenza climatica

A Vuntut Gwitchin First Nation gli indigeni hanno dichiarato l’emergenza climatica. E’ la prima volta che succede in una tribù indigena in maniera ufficiale. L’annuncio non è sostenuto da finanziamenti ufficiali, ma è un invito all’azione contro i cambiamenti climatici, prima che sia troppo tardi.

A Vuntut Gwitchin First Nation gli indigeni hanno dichiarato l’emergenza climatica. È la prima volta che succede in una tribù indigena in maniera ufficiale. L’annuncio non è sostenuto da finanziamenti ufficiali, ma è un invito all’azione contro i cambiamenti climatici, prima che sia troppo tardi.

I membri della Vuntut Gwichin First Nation vivono nel villaggio di Old Crow, dove il capo Dana Tizya-Tramm ha dichiarato l’emergenza il 19 maggio. Ma questa dichiarazione ha un valore diverso rispetto a quella del Regno Unito, dell’Australia o la Repubblica ceca, perché qui non si riceve nessun finanziamento statale: le tribù indigene stanno agendo per lanciare un chiaro messaggio: è il momento di agire.

La regione si sta riscaldando velocemente con effetti devastanti sulle persone e la natura. “Questa è una dichiarazione che dovrebbe influenzare il sistema economico, la leadership politica e l’opinione pubblica gente”, ha detto Tizya-Tramm.

La dichiarazione ha un nome simbolico “Yeendoo Diinehdoo Ji’heezrit Nits’oo Ts’o ‘Nan He’aa” ovvero, tradotto: “Dopo la nostra epoca, come sarà il mondo”.

Secondo la dichiarazione è ora di muoversi contro i cambiamenti climatici.

“Affermare il diritto dei popoli indigeni all’autodeterminazione, alle terre ancestrali, alle acque e alle risorse, deve essere imperativo perché le popolazioni indigene siano protagonisti per prevenire i danni dei cambiamenti climatici”, si legge nella dichiarazione.

Secondo Tizya-Tramm, nessun’altra nazione tribale ha dichiarato una tale emergenza, ma spera che questo primo passo sia seguito anche dalle altre comunità.

“I popoli indigeni sono stati esclusi dall’accordo sul clima di Parigi”, ha affermato Tizya-Tramm. “Dove sono i forum pubblici nazionali e internazionali per le voci indigene?”

Nei prossimi mesi, il leader tribale intende incontrare diversi leader indigeni in tutto l’Artico. Ci sono i Sami in Svezia e le altre comunità Gwichin in Alaska e in Canada, per esempio. Vuole che gli indigeni svolgano un ruolo più importante a livello internazionale nella soluzione dei cambiamenti climatici.

A giugno, il comitato direttivo di Gwitchin sta progettando un vertice sul clima indigeno artico prima che sia troppo tardi. Già adesso le popolazioni indigene assistono al prosciugamento dei laghi, allo scioglimento dei ghiacciai, alla sofferenza degli animali.

“Non scapperemo dalle nostre responsabilità. Abbiamo in programma di lottare contro la crisi climatica”, chiosa il capo tribù.

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Dominella Trunfio

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