Cartoni per la pizza tossici e privi delle indicazioni di rintracciabilità. Scatta un nuovo allarme da parte dei Carabinieri dei Nas, che hanno sequestrato oltre 25mila contenitori potenzialmente pericolosi per la salute
Cartoni per la pizza tossici e privi delle indicazioni di rintracciabilità. Scatta un nuovo allarme da parte dei Carabinieri dei Nas, che hanno sequestrato oltre 25mila contenitori potenzialmente pericolosi per la salute.
Torna la paura per i cartoni destinati al trasporto della pizza. Gli ultimi controlli effettuati dai Nas di Bari hanno portato al sequestro di migliaia di box privi delle previste indicazioni per la rintracciabilità.
Nel corso dell’ispezione di un’azienda che commercializzava materiali e oggetti destinati a venire a contatto con prodotti alimentari (M.O.C.A.), i Carabinieri hanno sequestrato merce per un valore di 5000 euro.
Nei giorni scorsi, anche il Codacons ha sollevato il problema dei cartoni della pizza da asporto, considerati nocivi per milioni di persone a causa della presenza di Bisfenolo A, un interferente endocrino che può provocare gravi danni alla salute umana, tra cui tumori, alterazioni metaboliche, difetti alla nascita e all’apparato riproduttivo.
“Il materiale utilizzato per le pizze d’asporto purtroppo favorisce il rilascio dell’agente chimico, che finisce con il trasferirsi sulla pizza che abitualmente mangiamo. Purtroppo si tratta di un problema già conosciuto dalla letteratura medica e scientifica, ma che pochi consumatori conoscono, così da mettere a repentaglio la propria salute” spiega il Codacons.
Quest’ultimo ha annunciato che presenterà un esposto alla Procura della Repubblica perché l’uso di carta riciclata nei cartoni della pizza d’asporto è vietata per legge, vista la sua pericolosità per la salute umana.”
In realtà, si tratta di un problema noto già da tempo, su cui è in corso un’indagine da parte del Ministero della salute. Qualche mesa fa, un’inchiesta de Il Salvagente ha esaminato i cartoni di 3 aziende, due straniere e una italiana scoprendo che in quelli esteri il Bisfenolo A era presente in concentrazioni elevate, ciò dimostra che si tratta di prodotti realizzati con carta riciclata.
Che fare?
In attesa di sapere gli esiti dell’indagine ministeriale, preferiamo cartoni made in Italy visto che nel nostro paese vige l’obbligo di produrre i contenitori alimentari usa e getta per alimenti umidi solo con cellulosa vergine.
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Francesca Mancuso