Per la prima volta in 100 anni, il Regno Unito ha fatto a meno del carbone per più di 100 ore. Superando il precedente record stabilito nel weekend di Pasqua del 2019, la Gran Bretagna ha raggiunto questo significato traguardo
Per la prima volta in 100 anni, il Regno Unito ha fatto a meno del carbone per più di 100 ore. Superando il precedente record stabilito nel weekend di Pasqua del 2019, la Gran Bretagna ha raggiunto questo significato traguardo.
Stando ai dati resi noti ieri dal National Grid, il paese per ben 122 ore ha fatto a meno del carbone, uno dei maggiori responsabili di emissioni climalteranti.
È la prima volta che la nazione viene alimentata per così tanto tempo senza il combustibile fossile. Anche se il paese ha superato 1.000 ore in totale senza carbone nel 2019, segnarne oltre 100 consecutive è un target di tutto rispetto.
“Man mano che sempre più fonti rinnovabili entrano nel nostro mix energetico, i fine settimana come questo sembreranno sempre più la ‘nuova normalità'”, ha detto all’Independent un portavoce del National Grid Electricity System Operator. “Crediamo che entro il 2025 saremo in grado di gestire pienamente il sistema elettrico della Gran Bretagna con zero emissioni di carbonio”.
First 100 hour coal free run!! Making steps towards our @ng_eso zero carbon 2025 ambition! https://t.co/3kRyAUuL4C #netzero #climatechange https://t.co/jXXhWHXfuk
— National Energy System Operator (@neso_energy) May 5, 2019
Com’è stata prodotta l’energia in questi giorni? Se si considerano i dati di ieri, il gas ha coperto il 38,0% dell’elettricità britannica, seguito dal nucleare 24,0%, dall’eolico 16,5%, dalle importazioni pari all’8,2%, dal solare 6,2%, dalla biomassa al 5,9%, dall’idroelettrico per l’1%.
“Il funzionamento a zero emissioni del sistema elettrico entro il 2025 sarà un cambiamento fondamentale nel modo in cui il nostro sistema è stato progettato per funzionare; integrazione di tecnologie più recenti in tutto il sistema – dall’ecolico off-shore su larga scala ai pannelli solari su scala domestica – e aumento della partecipazione dal lato della domanda, utilizzando nuovi sistemi digitali intelligenti per gestire e controllare il sistema in tempo reale” ha spiegato Fintan Slye, direttore dell’ESO.
Nonostante la graduale eliminazione del carbone, il Regno Unito è lontano dal raggiungere obiettivi che porterebbero a zero emissioni nette entro il 2020, come richiesto la scorsa settimana dai consulenti del governo sui cambiamenti climatici.
Come rivelano i dati, infatti, la fetta più grande del mix energetico Uk è generata dal gas. Sebbene sia meno dannoso del carbone, si tratta comunque di un combustibile fossile che, in base alla legge sui cambiamenti climatici del 2008, richiede una riduzione delle emissioni dell’80% nel 2050 rispetto ai livelli del 1990.
Anche se il paese è stato il primo a dichiarare l’emergenza climatica, ancora la strada da percorrere è lunga.
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