Ancora un elefante ucciso da cacciatori di 'trofei'. È accaduto nel Parco nazionale di Gonarezhou, nel cuore dello Zimbabwe. Qui un raro elefante dalle grandi zanne è stato barbaramente trucidato da un uomo, che già 4 anni fa aveva ucciso il più grande elefante africano degli ultimi 30 anni
Ancora un elefante ucciso da cacciatori di ‘trofei’. È accaduto nel Parco nazionale di Gonarezhou, nel cuore dello Zimbabwe. Qui un raro elefante dalle grandi zanne è stato barbaramente trucidato da un uomo, che già 4 anni fa aveva ucciso il più grande elefante africano degli ultimi 30 anni.
La strage di elefanti sembra non conoscere fine in Africa. Secondo quanto riferito, la caccia era stata organizzata da JWK Safaris che ha condiviso un’immagine sulla propria pagina di Facebook. Nella foto, due uomini – con i volti sfocati – erano in piedi sopra il corpo enorme e le zanne dell’elefante dopo averlo ucciso nel Parco nazionale di Gonarezhou.
Il post è stato successivamente cancellato. Si sa però che a compiere il macabro gesto sia stato un “cacciatore professionista”, un uomo che si era già macchiato di altre uccisioni.
Secondo quanto riferito, la caccia era stata organizzata da JWK Safaris che aveva condiviso un’immagine sulla propria pagina Facebook in cui due uomini – con i volti sfocati – stavano in piedi sopra il corpo enorme e le zanne dell’elefante dopo averlo ucciso nel Parco nazionale di Gonarezhou.
Il post di Facebook è stato successivamente cancellato. Ecco il contenuto del post, reso noto da Africa Geographic:
“Buongiorno cacciatori
Ecco due foto del trofeo di un elefante cacciato ieri nelle aree di Gonarezhou Safari dello Zimbabwe in una caccia guidata da PH Nixon Dzingai. Carl ha prenotato questa caccia per PH Grant Taylor che è in foto con Nixon. Queste zanne non sono ancora state soppesate. Si tratta di un eccezionale trofeo, con zanne lunghe, spesse e simmetriche tipiche del gene Gonarezhou e Kruger”.
Secondo Africa Geographic, lo stesso “cacciatore professionista” è stato responsabile della morte nel 2015 del più grande elefante cacciato in Africa dal 1986. A quel tempo, i cacciatori sostenevano che la morte fosse “etica”, in quanto ritenevano addirittura che l’elefante fosse oltre la sua età riproduttiva.
Gli esperti hanno rivelato, tuttavia, che l’animale avesse tra i 35 e i 40 anni quindi non solo l’animale era in età riproduttiva, ma i maschi più anziani sono vitali per le dinamiche della mandria, poiché insegnano innumerevoli lezioni di vita ai più giovani. Va detto anche che tali creature vivono fino a 70-75 anni.
La perdita degli elefanti dalle grandi zanne può avere un impatto significativo sulle mandrie, influenzandone il pool genetico.
Un altro scempio che purtroppo riduce il numero di elefanti in Africa per il semplice gusto di uccidere.
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Francesca Mancuso