Il suo nome è Kakapo ed è il pappagallo più grasso del mondo. Negli anni Settanta gli scienziati lo avevano dato per estinto, ma per fortuna non è così.
Il suo nome è Kakapo ed è il pappagallo più grasso del mondo. Negli anni Settanta gli scienziati lo avevano dato per estinto, ma per fortuna non è così.
In tutto il mondo sono rimasti 147 esemplari tanto che ogni Kakapo ha un nome, ma c’è una buona notizia: da gennaio sono nati 76 pulcini e altri stanno per nascere.
Potremmo definirlo un record visto che tanti animali ormai stanno scomparendo per colpa dei cambiamenti climatici. Ma in questo caso, le cose sono andate diversamente e gli scienziati neozelandesi appaiono ottimisti: continuando con questi numeri, il kakapo potrebbe salvarsi dal rischio di estinzione.
Come dicevamo oggi ci sono 147 esemplari, ma un secolo fa, il pappagallo più grasso del mondo,era uno degli uccelli più comuni della Nuova Zelanda.
Il loro declino è dovuto alla perdita di habitat, di intere foreste destinate alla coltivazione e dei parassiti.
Fisicamente il kakapo è molto strano, intanto diciamo che è un animale notturno e che il suo volto somiglia molto a quello di un gufo. Quest’anno 49 femmine su 50 si sono riprodotte, l’ultima stagione da record era stata nel 2016. Il tutto anche grazie al fatto che c’è stata una buona stagione agricola: questi volatili si nutrono infatti di frutta.
I talk about the #conservation of two of the world’s rarest and most unusual birds. Come for the weird bird videos and pics; stay for the science! #kakapo #takahe #NZ pic.twitter.com/qVhrRYzMiw
— Dr Andrew Digby (@takapodigs) 12 ottobre 2018
Da anni si fanno sforzi di conservazione, i kakapo sono monitorati e vivono in santuari protetti. Ma gli scienziati assicurano: continuando così si potrà sperare un reinserimento in natura dei nuovi nati.
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Dominella Trunfio