Un monumento verde splendido, inaugurato solo due anni fa ma che adesso rischia di sparire. È la suggestiva Cattedrale Vegetale realizzata da Mauri a Lodi. Qui, a casa della mancata cura e delle tempeste di vento, la cattedrale potrebbe essere addirittura demolita
Un monumento verde splendido, inaugurato solo due anni fa ma che adesso rischia di sparire. È la suggestiva Cattedrale Vegetale realizzata da Mauri a Lodi. Qui, a casa della mancata cura e delle tempeste di vento, la cattedrale potrebbe essere addirittura demolita.
Interamente costruita in materiale vegetale locale e realizzata su un dosso isolato lungo la salita per il Pizzo Arera, la Cattedrale Vegetale è circondata da una cortina naturale di alberi.
Realizzata nel 2001 nell’ambito di Arte Sella, è stata inaugurata nel 2016. L’intento dichiarato dal suo ideatore sul sito ufficiale era quello di trasformare una radura di alberi in un punto d’incontro e di cultura in grado di ispirare riflessioni sulla natura e il territorio ma anche quello di superare l’opposizione tra cultura e natura.
“Tra 20 anni i faggi, crescendo, non avranno più bisogno delle ingabbiature che, ormai marce, cadranno al suolo, liberando la pianta nella sua forma autentica” spiegava Mauri.
Eppure, l’opera potrebbe non durare così a lungo, anzi. La sua fine sembra ormai sancita. A settembre scorso un paio di colonne erano state gravemente danneggiate da un fungo. Un mese dopo, a ottobre, una violenta tromba d’aria aveva danneggiato altre 23 delle 108 colonne nella parte frontale e centrale. Alcune sono cadute per terra, altre si sono abbattute su quelle vicine.
Oggi a fornire un quadro ancora più inquietante dello stato di salute della Cattedrale è il Comune di Lodi, secondo cui ad oggi ne rimangono solo 28. Tutte le altre hanno subito cedimenti o danni.
“L’Amministrazione comunale intende accertare le cause e le eventuali responsabilità che hanno determinato il collasso dell’opera, quindi ci avvarremo della consulenza di un legale”, dichiara il Sindaco Sara Casanova. “Le nostre priorità sono garantire la sicurezza dell’area e riaprire in tempi celeri la ciclopedonale che collega Lodi a Boffalora d’Adda, l’intenzione è quindi rimuovere le poche colonne rimaste, salvaguardando le essenze che erano state messe a dimora al loro interno, ma non sappiamo ancora con quali modalità e tempistiche si potrà attuare questa operazione: procederemo in base alle valutazioni che effettueremo con il legale”.
Per motivi di sicurezza il Comune ha interdetto l’area e l’adiacente pista ciclabile. Inolte, sono stati rimossi tutti i cartelli segnaletici che conducevano al luogo:
“Nel rispetto della volontà espressa dalla famiglia Mauri, che ha chiesto di tutelare l’immagine dell’artista, e anche per evitare di trarre in inganno i visitatori, l’Amministrazione ha dato mandato di effettuare la rimozione (completata nei giorni scorsi) di tutti i riferimenti alla Cattedrale vegetale sia dai cartelli stradali sia dalle sezioni del sito istituzionale del Comune dedicate al turismo e alla cultura”.
A poco valgono le rassicurazioni del vicesindaco e assessore alla Cultura Lorenzo Maggi che ha promesso di andare alla ricerca di finanziamenti per la ricostruzione della Cattedrale vegetale di Mauri.
“La decisione di rimuovere le colonne è stata comunicata a malincuore alla famiglia di Giuliano Mauri con cui condividiamo l’amarezza di questo momento”.
Un monumento amato e ammirato, di cui oggi non resta che una minima traccia.
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Francesca Mancuso