La Nasa, in collaborazione con l’Agenzia spaziale europea e l’Agenzia spaziale tedesca, è alla ricerca di 24 persone che dovranno trascorrere 2 mesi a letto. Lo scopo dell’esperimento? Studiare e comprendere le reazioni del nostro organismo all’assenza di gravità in modo da migliorare la permanenza nello spazio degli astronauti.
La Nasa, in collaborazione con l’Agenzia spaziale europea e l’Agenzia spaziale tedesca, è alla ricerca di 24 persone che dovranno trascorrere 2 mesi a letto. Lo scopo dell’esperimento? Studiare e comprendere le reazioni del nostro organismo all’assenza di gravità in modo da migliorare la permanenza nello spazio degli astronauti.
L’annuncio sembra allettante, vista anche la cospicua paga prevista per i prescelti (ben 19mila dollari), in realtà si tratta di per le persone che saranno selezionate. Queste infatti non potranno mai alzarsi dal letto nemmeno una volta e per 60 giorni consecutivi.
La motivazione è che in questo modo si simula una condizione molto simile a quella di chi si trova nello spazio dove non c’è gravità. I letti, tra l’altro, saranno inclinati verso il basso di sei gradi in modo da simulare lo spostamento dei fluidi corporei sperimentato dagli astronauti in un ambiente di microgravità.
Dunque le persone coinvolte saranno ferme su un letto singolo all’interno del quale condurranno però una serie di attività, ovviamente mangiare, ma anche vestirsi, lavarsi e fare esercizi fisici per quanto possibile.
E’ chiaro dunque che si cercano volontari dalla resistenza di ferro: 12 uomini e 12 donne di età compresa tra i 24 e i 55 anni. Tutti dovranno considerarsi occupati per 89 giorni totali, considerando anche la fase pre-test e quella di recupero alla fine dell’esperimento. Requisito fondamentale per partecipare alla selezione è conoscere la lingua tedesca, lo studio infatti sarà condotto a Colonia in Germania e sarà curato dall’Agenzia Spaziale Tedesca.
Un esperimento simile era stato già condotto nel 2017 ma questa volta i ricercatori faranno un passo avanti grazie ad un innovativo strumento primo nel suo genere al mondo. I volontari saranno assegnati a due gruppi differenti: il primo ruoterà attorno a quella che potremmo definire una centrifuga in grado di compiere trenta rotazioni al minuto simulando la gravità artificiale e favorendo così la corretta circolazione del sangue fino alle estremità; il secondo gruppo sarà invece fermo del tutto.
L’obiettivo della ricerca è ridurre gli effetti negativi che i viaggi spaziali hanno sugli astronauti, in particolare il problema dell’atrofia muscolare. A questo scopo, gli esperti studieranno i cambiamenti del corpo dei volontari e proporranno loro esercizi e diete mirate.
Voi ve la sentireste di offrirvi come cavie?
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Francesca Biagioli
Foto: Nasa