Mamma cinghiale e i suoi cinque cuccioli erano stati trovati nel cortile di una casa di Boglio a Biella. Ospiti inattesi per la proprietaria che aveva chiamato le forze dell’ordine. Il risultato? L’esemplare adulto è stato abbattuto e i cinghialetti andranno al mattatoio.
Mamma cinghiale e i suoi cinque cuccioli erano stati trovati nel cortile di una casa di Boglio a Biella. Ospiti inattesi per la proprietaria che aveva chiamato le forze dell’ordine. Il risultato? L’esemplare adulto è stato abbattuto e i cinghialetti andranno al mattatoio.
“Sono troppo piccoli per sopravvivere e quindi, li abbiamo portarti in un centro autorizzato, dove vengono allevati cinghiali con fini alimentari”, dice Giorgio Mosca, dirigente del servizio provinciale Caccia e Pesca.
Una decisione che ha scatenato l’ira dell’associazione biellese ‘Legami di cuore’ che trova inaccettabile il fatto che gli animali finiscano al macello.
Ecco l’appello sui social di Alberto Scicolone dell’associazione:
“Vergognoso!!! Il dirigente della Provincia di Biella Giorgio Mosca ha fatto consegnare i piccoli orfani ad un’ azienda alimentare con l ordine di abbatterli entro fine anno. Atto indegno per un essere umano che condanna alla morte 5 cuccioli, bambini di un’ altra specie ai quali e’ stata uccisa la mamma. Attueremo tutto quanto a nostra disposizione affinché i piccoli vengano salvati, sterilizzati e riconsegnati alla natura”.
L’associazione promette addirittura una mobilitazione nazionale.
“Affidare dei cuccioli a un mattatoio è inaccettabile – spiega Alberto Scicolone – chiediamo che i cinque cinghialini vengano tolti immediatamente da quella azienda, altrimenti faremo partire una mobilitazione a livello nazionale. Dei cuccioli andrebbero mandati in un centro per la ripopolazione della fauna selvatica, non condannati a morte. Chiederemo inoltre di verificare con che criterio si decide di sparare a un esemplare femmina che ha partorito da poco, forse si sarebbe potuto salvarla e chiudere la vicenda senza versare del sangue”, spiega ancora.
Ma cos’è successo in quel cortile? Secondo le forze dell’ordine e il personale della Provincia, il cinghiale appariva nervoso e non c’è stata altra alternativa se non quella di abbatterla.
Ora che una mamma appaia nervosa per tutelare i propri cuccioli, ci sembra abbastanza normale, ma siamo sicuri che non ci fosse nessun altro modo per farla uscire dal cortile e riportarla lontana dai centri abitati?
Dissociandoci da tanto pathos, poniamo un altro quesito: perché da anni, non si prendono dei provvedimenti seri, per tenere giustamente lontani i cinghiali senza recare danno a loro e alle persone? Probabilmente, adesso, per questi cinque cinghialini non ci sarà niente da fare.
“L’azienda li dovrà abbattere entro la fine dell’anno- chiosa Mosca- Può sembrare una decisione dura ma non possiamo da una parte lottare contro la proliferazione dei cinghiali e dall’altra allevarli per poi rimetterli in libertà”.
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Dominella Trunfio
Foto di repertorio