Trash Challenge, la sfida nata "per gioco" sta diventando virale in tutto il mondo e sta contribuendo a far ripulire spiagge e città dai rifiuti. Partecipiamo anche noi?
Sui social impazzano sempre di più le challenge a catena che invitano gli utenti a compiere una determinata azione o a postare una determinata foto al grido di un hastag unico, diventando dei veri e propri tormentoni mondiali. E se si sfruttasse questa tendenza per proporre qualcosa di buono? Sta succedendo proprio questo con “Trash Challenge” la nuova sfida che sulla falsa riga delle altre, e nata ironicamente, invita gli adolescenti annoiati di tutto il mondo a scegliere un luogo sporco e a ripulirlo dai rifiuti. E in barba a chi giudica male i giovani, la sfida è stata accettata in tutto il mondo diventando sempre più diffusa. Ecco le immagini più significative già condivise sui social.
Sui social spesso girano campane e sfide bizzarre, spesso del tutto inutili e prive di senso. Ma la “Trash Challenge” caratterizzata dall’hashtag #trashtag sta davvero mobilitando i ragazzi di tutto il mondo. Sono già state ripulite spiagge, parchi e strade dapprima disseminate di rifiuti, poi del tutto trasformate, restituite ai cittadini perfettamente pulite.
Nel mondo, in un anno produciamo qualcosa come 1,3 miliardi di tonnellate di rifiuti domestici e solo 258-368 milioni di tonnellate di esse finiscono nelle 50 discariche più grandi. Milioni e milioni purtroppo vagano negli oceani e l’80% proviene dalla terraferma.
La sfida Trash Challenge vuole che ognuno di noi faccia qualcosa per contribuire a risolvere questo problema. Tutti, a partire dai giovani, sono invitati a partecipare “adottando” un luogo particolarmente bisognoso di cure perché invaso dai rifiuti. La sfida consiste nello scattare una foto prima dell’intervento di pulizia, seguita da un’altra in cui i rifiuti sono stati rimossi. Le due immagini vanno poi postate sui social.
L’hashtag #trashtag è esploso sui social media dopo che un utente reddit ha postato uno screenshot di qualcuno che aveva completato la sfida, seguita dalla didascalia:
“Ecco una nuova #challenge per tutti i ragazzi annoiati. Scatta una foto di un’area che necessita di pulizia o manutenzione, poi scattane un’altra dopo che hai fatto qualcosa a riguardo, e pubblicala qui!”
Anche se la sfida non specifica nulla sulle modalità di raccolta, buon senso suggerisce di fare più sacchetti per differenziare i rifiuti e di portarli in appositi centri in cui possano essere gestiti al meglio.
I “giovani annoiati” del mondo non sono rimasti a guardare e hanno già dato prova dell’amore per la Terra e della sensibilità per le tematiche ambientali. Tantissime sono le foto postate sui social network.
Eccone una selezione, dalla Malasia a Mumbai, dalla California alle Filippine:
Did our part today for #trashtag while offroading in the mountains of California. via /r/pics https://t.co/1duo3B8pnJ created by: https://t.co/HP3Iew3S7L pic.twitter.com/WRD5sAsiwz
— Steben Stupid (@steben316) 11 marzo 2019
I don’t have a before-and-after picture, but here’s a couple of pictures of me with my family picking up trash from the road side whenever we made a rest stop. #trashtag pic.twitter.com/TygYf2dM13
— Adhiti (@frizhbee) 10 marzo 2019
#trashtag seems to be trending. This one’s from Nepal ?? pic.twitter.com/stAxbQXhup
— Kelllvvviiinnn (@kelllvvviiinnn) 9 marzo 2019
40 Norwegian Folk High School students from Alta spent one-week picking trash at a local beach, gathering a total of 12,400kg! We can’t help but love the fact this is catching on globally! #trashtag #trashtagchallenge #norway pic.twitter.com/hezXhGvHaQ
— trashtagchallenge (@trashtag2019) 11 marzo 2019
#trashtag is really gaining in popularity, let’s keep it going! pic.twitter.com/UpuHcWSTk1
— Kelllvvviiinnn (@kelllvvviiinnn) 10 marzo 2019
E in Italia? Speriamo che la sfida venga accolta anche nel nostro splendido paese, troppo spesso deturpato dai rifiuti. Facciamolo anche noi. Già dal prossimo week end o quando abbiamo tempo libero, adottiamo un’area della nostra città imbruttita dai rifiuti, armiamoci di guanti, sacchi e mettiamoci all’opera, invitando anche i nostri amici a farlo!
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Francesca Mancuso